Ora, a difesa del protocollo si schiera anche una delle principali associazione di donne islamiche, Kadem, la cui vicepresidente è Sumeyye Erdogan. Sottolineando l'importanza della Convenzione nella protezione delle donne contro "ogni tipo di violenza", l'associazione respinge anche le critiche sulle presunte minacce alla famiglia tradizionale turca. "Dire che questa convenzione determina una legittimazione degli orientamenti omosessuali mostra per lo meno una malafede", dichiara Kadem in un comunicato.
Il problema della violenza contro le donne in Turchia resta allarmante. Nel 2019, denuncia la piattaforma 'Fermiamo i femminicidi', si è registrato il record negativo di 474 vittime.
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