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Festival Giornalisti Med, in primo piano parità genere

A Otranto dall'1 al 5 settembre

06 agosto 2020, 16:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSAmed) - OTRANTO, 06 AGO - Lavoro, politica e parità di genere: l'edizione 2020 del Festival Giornalisti del Mediterraneo, che si svolgerà a Otranto dal 1 al 5 settembre prossimi, affronterà il tema del gender gap con tre diversi appuntamenti per fare il punto sulla disparità uomo-donna nel contesto lavorativo, nella rappresentanza politica e nelle diverse sfaccettature del vivere sociale.

"Non a caso - spiega la Consigliera Pari Opportunità della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio - abbiamo voluto aprire la discussione con un tema cruciale, il lavoro, poiché è nel contesto lavorativo che si annidano le prime discriminazioni, da cui a catena ne scaturiscono altre".

Accesso al lavoro, dunque, ma anche permanenza, soprattutto quando ci si misura con la maternità. Nel 2019 nel nostro Paese, infatti, si è registrato un boom delle dimissioni volontarie di neo mamme: oltre 37mila, pari al 73% del totale, a fronte di 13.947 papà che hanno lasciato il lavoro. È quanto emerge dall'annuale fotografia dell'Ispettorato del Lavoro sulle convalide di dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri, per contrastare il fenomeno delle "dimissioni in bianco". La maggior parte delle 37mila donne dimissionarie ha indicato tra le motivazioni la difficoltà di "conciliare l'occupazione lavorativa con le esigenze di cura della prole".

"Questi dati - commenta Maraschio - ci dicono in maniera inequivocabile che le donne sono costrette a un certo punto del loro percorso lavorativo a scegliere fra famiglia o lavoro, un dilemma che le pone fuori dal contesto lavorativo. La difficoltà, direi quasi l'impossibilità in molti casi, di conciliare i tempi della vita, la famiglia, la cura dei figli con le proprie aspirazioni, chiama la politica e le istituzioni alla responsabilità di una visione nuova, che guardi non più a soluzioni spot, ma a interventi strutturali che prevengano l'insorgere di situazioni di disuguaglianza".

"Diritti e lavoro: la sfida di essere donne" è il primo panel di approfondimento in programma il 1 settembre, poi sarà la volta di "Società: diseguaglianza sociale tra donne e uomini" il 2 settembre ai quali parteciperanno esperti e rappresentanti istituzionali, fra cui Etilda Gjonaj, Ministro della Giustizia del Governo Albanese.

"La vera uguaglianza si ottiene se il contesto generale valorizza la diversità, poiché questa crea valore. Serve dunque una rivoluzione culturale. È paradossale che siano proprio le istituzioni a impedire il cambiamento, come ha dimostrato in Puglia la vicenda del mancato ok del Consiglio regionale alla doppia preferenza nella legge elettorale. Davvero si vuole privare la società di un apporto, di una visione, di un approccio diversi, e già per questo preziosi?", chiude Maraschio che proprio sul tema della doppia preferenza in Puglia è stata artefice insieme a Stella Sanseverino, consigliera di parità della provincia di Bari, in rappresentanza di un movimento di donne, della lettera al ministro Francesco Boccia per sollecitare l'adeguamento alla normativa nazionale in materia di equilibrio di genere e non incorrere nel rischio di invalidazione dei risultati delle regionali di settembre. Se ne parlerà a Otranto il 3 settembre con il panel "Il ruolo delle donne in politica. La parità di genere nella legge elettorale".

(ANSAmed).

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