(ANSAmed) - TUNISI, 20 NOV - Il Sindacato dei giornalisti
tunisini (Snjt) ha deciso di organizzare uno sciopero generale
dei media il 10 dicembre 2020, giorno della proclamazione della
Dichiarazione universale dei diritti umani. "Questa azione è una
reazione alla prevaricazione e all'inazione del governo su
questioni relative ai diritti professionali ed economici dei
giornalisti" si legge in una nota rilasciata dal comitato
esecutivo che ha annunciato anche altre forme di protesta per
rivendicare i diritti legittimi dei giornalisti, come il portare
una fascia rossa al braccio dal 23 al 26 novembre. Il comitato
esecutivo ha anche deciso di organizzare una "giornata della
rabbia" il prossimo 26 novembre, seguita da manifestazioni di
protesta nella piazza del governo a Tunisi e in tutte le
regioni. È previsto nello stesso giorno un incontro presso la
sede del sindacato al quale il sindacato chiama una forte
partecipazione dei giornalisti per la difesa dei loro diritti.
In sostanza, il sindacato di categoria richiede la pubblicazione
nella Gazzetta ufficiale tunisina dei due accordi (un accordo
quadro e un accordo settoriale) e di avviare il processo di
riforma delle società di media pubblici. Il sindacato chiede
anche il pagamento di un risarcimento ai giornalisti che
lavorano nei media confiscati dallo Stato e la regolarizzazione
delle situazioni precarie. Altre richieste includono il
reclutamento di laureati dell'Istituto di scienze della stampa e
dell'informazione, l'attuazione di precedenti misure adottate
per supportare i media e i giornalisti colpiti dalla pandemia di
coronavirus e l'istituzione di un'agenzia pubblicitaria
pubblica. (ANSAmed) /
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