Coordinata dal Centro Ricerche Casaccia dell'Enea, di Metrofood-Ri fanno già parte istituzioni e organismi di ricerca e internazionali - fra cui la Fao - di Francia, Spagna, Grecia, Macedonia, Portogallo, fino alla Turchia. Il network europeo, fa sapere l'Enea - che questa mattina a Roma ha presentato il progetto - si propone di sostenere la ricerca scientifica, l'innovazione di prodotto e di processo e rendere sempre più efficaci i controlli in campo alimentare. A beneficiarne saranno i consumatori, le imprese e tutte le istituzioni impegnate a garantire la sicurezza alimentare e a combattere le contraffazioni.
Metrofood-Ri potrà contare su un'infrastruttura ''fisica'' costituita da una rete diffusa di laboratori, ma anche da campi, fattorie sperimentali e impianti tecnologici per la produzione e la trasformazione dei prodotti alimentari in 15 Paesi europei.
Una piattaforma web, poi, permetterà di condividere e di mettere a disposizione informazioni e dati. L'iniziativa coinvolge un comparto, quello agroalimentare, che in Italia conta 58 mila imprese con un giro d'affari di 133 miliardi di euro, mentre il cosiddetto italiansounding - il falso made in Italy - solo in questo settore ha superato i 60 miliardi di euro di fatturato, quasi il doppio del valore delle esportazioni dei prodotti originali. ''La metrologia per l'agroalimentare è un settore emergente che apre nuove possibilità sul fronte della qualità, della sicurezza e la rintracciabilità degli alimenti'', spiega la coordinatrice del progetto, Giovanna Zappa dell'ENEA.
''Oltre a rafforzare la cooperazione internazionale e sviluppare metodologie e procedure armonizzate a livello europeo per eseguire misure chimiche e biologiche sempre più affidabili, con Metrofood intendiamo avvicinare la scienza ai cittadini, rafforzando la fiducia dei consumatori verso la qualità e l'autenticità delle produzioni agroalimentari''. (ANSAmed).
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