(ANSAmed) - BELGRADO, 19 MAG - Le prospettive di
rafforzamento della collaborazione fra Italia e Serbia nel campo
delle tecnologie avanzate per l'automazione industriale e la
robotica sono state al centro del quarto incontro annuale che
l'Italian-Serbian Collaboration Platform (Iscp) ha tenuto a
Belgrado.
La conferenza - organizzata tra gli altri dall'Associazione
italiana di automazione e meccatronica, dall'Associazione degli
scienziati italiani e serbi, da Confindustria Serbia, dalla
Camera di commercio serba, dall'Ufficio Ice di Belgrado, dalla
Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, dall'Universita' di
Belgrado, e con il supporto del Ministero degli esteri, del
governo serbo e dell'Ambasciata d'Italia in Serbia - si e'
svolta nell'ambito delle attivita' della Fiera internazionale
della tecnologia in corso nella capitale serba, e ha visto la
partecipazione di studiosi, esperti in campo ingegneristico,
industriale e dell'automazione, sia italiani che serbi. Ad
aprire i lavori, insieme al viceministro serbo dell'istruzione,
scienza e sviluppo tecnologico Vladimir Popovic, e' stato
l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. 'Lavorare
insieme verso l'Industria 4.0' - questo il titolo della
riunione, alla quale e' intervenuta fra gli altri Maria Chiara
Carrozza, gia' ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca nel governo di Enrico Letta, e che e' professore
universitario di bioingegneria industriale alla Scuola Superiore
Sant'Anna di Pisa. "Ho illustrato il programma di Industria 4.0
e di sviluppo della robotica in Italia. Vorremmo sostenere anche
in Serbia il programma di Industria 4.0", ha detto Carrozza
all'Ansa.
"La fruttuosa collaborazione fra Italia e Serbia in questo
campo dura da quattro anni e ha gia' prodotto progetti concreti
di ricerca sostenuti dal ministero degli esteri", ha aggiunto
sottolineando come lo stato della ricerca in Serbia sia "molto
alto". Maria Chiara Carrozza ha anche incontrato a Belgrado il
ministro dell'istruzione serbo Mladen Sarcevic, con il quale ha
parlato di progetti e linee di sviluppo comuni. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA