L'olio extravergine di oliva di alcune cultivar siciliane, la pasta ottenuta da grani duri antichi siciliani, e altri alimenti tipici della dieta mediterranea, prodotti in filiere controllate e attraverso processi innovativi, possono esercitare un ruolo essenziale nella prevenzione primaria delle malattie cronico-degenerative, che oggi rappresentano le principali cause di morte nei paesi ad alto indice di sviluppo e la cui assistenza assorbe una fetta considerevole della spesa sanitaria corrente. Attraverso la certificazione dell'impiego a fini salutistici e nutraceutici di questi alimenti è possibile promuoverne la competitività sui mercati e contribuire al potenziamento delle relative filiere produttive. L'obiettivo di sviluppo economico, quindi, è in sinergia con la ricerca che mira a fornire le basi scientifiche alla relazione esistente tra questi specifici alimenti della dieta mediterranea e la salute, anche con la finalità sociale di aumentare la consapevolezza dei consumatori e di avere un efficace impatto sulla salute della popolazione.
La discussione prenderà le mosse dalla relazione di tre esperti internazionali sul tema della dieta mediterranea e del suo valore in termini di prevenzione primaria delle principali patologie croniche "non-trasmissibili" e dei suoi benefici in termini ambientali, economici e sociali. Successivamente saranno presentate le buone prassi realizzate in Sicilia, attraverso progetti di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico che hanno permesso di mettere a punto alimenti a elevato potere salutistico.(ANSA).