(ANSA) - MILANO, 30 NOV - Dieci milioni di euro: ammonta a
questa cifra il giro di affari tra Italia e Cina messo in piedi,
durante i sei mesi di Expo, grazie al China Corporate United
Pavilion (CCUP). A dirlo è il direttore del Padiglione, Wang
Hui, incontrato a Milano in occasione di una cena di gala
organizzata dal brand cinese di liquori Wuliangye, a Palazzo
Giureconsulti. "Il nostro scopo - ha raccontato - era quello di
creare una piattaforma efficiente che facesse incontrare le
realtà dei business cinesi e italiane. E ci siamo riusciti, con
più di 250 eventi, tra cui molti incontro B2B, e contratti
firmati per circa 10 milioni di euro". I settori in cui si
concentrano gli affari tra le due nazioni sono quelli di "cibo,
vino e moda - ha spiegato Hui -. Ma abbiamo anche scoperto
l'abilità delle aziende italiane che producono macchine per i
parchi di divertimento, e abbiamo gettato le basi per entrare in
società con alcune società calcistiche". Hui non ha voluto
aggiungere dettagli, "perché alcuni aspetti sono ancora in via
di definizione", ma ha annunciato che "un'azienda di Perugia
andrà presto in Cina a visitare alcuni nostri parchi di
divertimento" e, per quanto riguarda il calcio, "visto che le
nostre squadre non vanno molto bene in questo momento, siamo
convinti di poter imparare molto dall'Italia e teniamo d'occhio
grandi squadre come Inter, Juventus, ma anche quelle più piccole
come il Pavia Calcio, di cui è presidente il mio amico Xiaodong
Zhu. In più il presidente Xi Jinping ama molto il calcio
italiano, e questo fa ben sperare".
Se l'esperienza a Expo Milano 2015 è stata positiva, per il
CCUP i giochi per Dubai 2020 sono ancora tutti da fare. "Prima
vogliamo far conoscere la cultura cinese - ha concluso Hui -,
perché abbiamo capito, grazie all'esperienza di Milano, che il
legame tra attività di business e scambio culturale è
fondamentale. Per questo prima di pensare al nostro padiglione
stiamo lavorando all'apertura di un Istituto di cultura cinese,
che faccia conoscere a Dubai il nostro rito del tè, il kung fu e
i nostri spettacoli". (ANSA).