(ANSAmed) - Napoli, 14 ago - Ai recenti Mondiali di nuoto è
arrivato quarto, ora sogna di portare l'Egitto per la prima
volta sul podio olimpico. Ahmed Akram è diventato una stella in
patria, dopo le sue imprese ai Mondiali di Kazan, in Russia in
cui l'intero movimento natatorio del Paese ha stupito tutti,
battendo 11 record nazionali con Akram e con la stella al
femminile Farida Osman, che ha raggiunto una storica finale nei
50 farfalla, giungendo quinta.
"Ringrazio Dio per i grandi risultati, ora devo dare ancora
di più nel prossimo anno per raggiungere il mio obiettivo,
vincere una medaglia nei 1500 alle Olimpiadi di Rio", racconta
Ahmed Akram al quotidiano egiziano Al Ahram. Il primo passo, il
19enne nuotatore egiziano l'ha già compiuto, perché la finale
raggiunta ai Mondiali gli dà automaticamente il pass per le
Olimpiadi di Rio 2016. Akram, quarto nella finale vinta
dall'italiano Gregorio Paltrinieri, ha mostrato i muscoli anche
nelle distanze più brevi, chiudendo nono degli 800 stile e
decimo al mondo nei 400. "In un meeting in Ungheria prima dei
Mondiali - racconta - ho vinto l'oro, è stata una spinta
decisiva per puntare alla finale mondiale che mi ha dato il pass
per Rio 2016". Il nuovo golden boy egiziano deve ora decidere se
partecipare ai Giochi Africani del prossimo mese in Congo o
tornare negli Usa ad allenarsi: l'obiettivo è quello di entrare
nella storia come il tunisino Oussama Mellouli, che vinse l'oro
nei 1500 a Pechino 2008 e il bronzo a Londra quattro anni dopo.
"Mellouli - conferma Akram - è un modello da seguire per me,
spero di raggiungere i suoi risultati". Grazie al nuoto, il
ragazzo è ora uno studente della University of South Carolina,
ma sottolinea come anche in Egitto l'allenamento è di alto
livello: "Il segreto dei miei risultati in Russia - spiega - è
l'eccellente preparazione fatta con il tecnico della nazionale
Sherif Habib, che mi segue da due anni. L'allenamento a casa è
uguale a quello che faccio negli Usa: l'importante per me ora è
unire studio e allenamento e infatti Habib è sempre in contatto
con il mio coach all'università per permettermi di dare il
meglio".
A Kazan, Akram ha confermato le speranze degli egiziani che
lo avevano celebrato lo scorso anno, quando aveva vinto l'oro
alle Olimpiadi Giovanili negli 800. Il movimento egiziano è in
grande crescita: per la prima volta nella storia, in Russia la
squadra ha raggiunto due finali e una semifinale, ma tutti e
sette i nuotatori della spedizione hanno ottenuto ottimi
risultati. "Abbiamo fatto un ritiro di un mese - racconta - per
concentrarci al massimo e alla fine abbiamo ottenuto grandi
risultati". (ANSAmed).
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