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Migranti: il calcio in campo per aiutare l'integrazione

Da rete 'Fare' mappa decine di iniziative in tutta Europa

16 gennaio 2017, 14:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Francesco tedesco) (ANSAmed) - NAPOLI, 16 GEN - Dal Lampedusa Amburgo all'Afro Napoli United, sono decine le associazioni sportive che si occupano dell'integrazione di migranti attraverso il calcio. Nel momento storico di massima migrazione verso l'Europa dai tempi della seconda guerra mondiale, anche lo sport cerca di dare una mano, occupandosi in particolare dei bambini e dei ragazzi, che conoscono il vecchio continente proprio attraverso i campioni e i grandi club di calcio. Ma il sostegno arriva prima di tutto dalla base, dalle piccole associazioni di volontari come emerge dalla "mappa" che la rete Fare (Football against racism in Europe) ha tracciato, indicando le principali iniziative per i migranti, aprendo i campetti di periferia e includendo i giovani nei percorsi di formazione calcistica. Sul sito (www.farenet.org/campaigns/refugees-football-database/) ci sono tutti gli indirizzi attraverso cui profughi e ong possono partecipare alle decine di iniziative. La parte del leone la fa la Germania a partire dalla Bundesliga che attraverso la sua Fondazione attua il programma 'Benvenuti nel calcio', un ponte tra i club professionistici e amatoriali e le organizzazioni della società civile: si offrono ai giovani fino ai 27 anni attività sportive, ma anche corsi di tedesco e attività insieme ai giovani locali. C'è poi 'Campioni senza frontiere', un programma sull'inclusione dei migranti (uomini, donne e bambini) a Berlino e nella regione di Brandeburgo che offre attività calcistiche mirate a far percepire la Germania come loro nuova casa. Nel 2015, la federcalcio tedesca ha poi lanciato "1-0 per il benvenuto", che prevede l'inclusione dei migranti nei programmi di formazione calcistica: ogni club che lo attua può chiedere fino a 500 euro per far partire il progetto nella propria città, dall'avvio del progetto 800 club hanno aderito. Tra le iniziative locali spicca il Lampedusa Hamburg, squadra formata da giocatori sbarcati a Lampedusa e poi da lì arrivati in Germania. La squadra gioca amichevoli e partecipa a tornei per aumentare la consapevolezza in Europa sulla situazione dei rifugiati in Germania e nell'Ue. Il Teutonia Ehrenfeld gioca invece il campionato dilettantistico con i migranti locali e ha recentemente ricevuto un premio dal Partito dei Verdi tedeschi per il suo impegno. Il Mainz, squadra di Bundesliga, ha invece stretto un accordo con l'Ente Bagdad, club di migranti, per includere rifugiati nella propria squadra e nei settori giovanili. Molte iniziative anche in Francia a partire dall'Armée du Salut, a Strasburgo che organizza allenamenti settimanali per i migranti a rischio esclusione sociale. Si dedica ai rifugiati che hanno lasciato il proprio Paese perché discriminati per il loro orientamento sessuale Les Dégommeuses, club di calcio di Parigi che basa la propria attività sulla capacità del calcio di aumentare la consapevolezza delle persone e l'inclusività.

Importante anche il lavoro ftto dal "Salam Nord/Pas-de-Calais", la ong che a Calais organizza attività calcistiche per i rifugiati, oltre a fornire assistenza medica. In Italia continua il lavoro a Napoli dell'Afro-Napoli United che unisce i cittadini italiani e i migranti nel nome del calcio e partecipa ai campionati dilettantistici in Campania. Nel Lazio, invece, c'è l'Atletico Pop United che promuove lo sport e l'inclusione sociale e partecipa anche ai Mondiali antirazzisti.

Decine di iniziative si svolgono anche in Inglhilterra, dove l'Arsenal si impegna finanziando 'Save the children" in Siria e sta costruendo due campi di calcio in altrettanti campi profughi. Il Wanderers ha lanciato l'iniziativa 'Calcio oltre le frontiere' aperto a tutti i giovani migranti, mentre dai tifosi dello Sheffield arriva l'iniziativa 'Il calcio unisce, il razzismo divide' che spinge i tifosi di tutte le squadre inglesi a partecipare a iniziative inclusive e andare insieme allo stadio. I tifosi hanno anche mandato un bus al confine ungherese per fornire assistenza ai profughi. (ANSAmed).

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