La vicenda ha visto anche l'intervento diretto del premier tunisino Medhi Jomaa che ieri ha dichiarato illegale lo sciopero e promesso punizioni per i dipendenti che vi hanno aderito. Il capo del governo ha affermato che l'esecutivo si assume la piena responsabilità dei negoziati in corso con i sindacati, sottolineando di non poter accettare in alcun modo la pratica degli scioperi selvaggi che paralizzano il paese.
I sindacati del trasporto pubblico spiegano che la ripresa del lavoro nella giornata odierna è da considerarsi tecnicamente "una tregua", adottata per preservare l'interesse dei cittadini, ed hanno già annunciato nuovi scioperi per i 26, 27 e 28 gennaio prossimi nel caso in cui le loro rivendicazioni non venissero soddisfatte.(ANSAmed).
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