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Trasporti: Marocco, ostacoli burocrazia frenano progetto Tav

Lunghe e complesse procedure di esproprio terreni

19 febbraio 2015, 15:13

Redazione ANSA

ANSACheck

Ostacoli alla Tav tra Tangeri e Casablanca - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ostacoli alla Tav tra Tangeri e Casablanca -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Ostacoli alla Tav tra Tangeri e Casablanca - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Diego Minuti)

(ANSAmed) - ROMA - Il sogno che, entro la data originariamente prevista di fine 2015, la tratta ferroviaria ad alta velocità tra Tangeri e Casablanca potesse essere una realtà, è naufragato davanti ad ostacoli legati alla burocrazia, problema che sembra non avere nazionalità.
Il progetto può essere sintetizzato in poche battute, perchè, a regime, consentirà ai convogli ferroviari, che ora viaggiano a circa 200 chilometri orari, di ''volare'' ad oltre 320, con evidenti tagli nei tempi di percorrenza.
Basta solo pensare che chi oggi impiega 4 ore e 45 minuti per andare in treno da Tangeri a Kenitra, con l'alta velocità risparmierà un'ora e mezza.
Un sogno, come detto, che una volta diventato realtà sarà un orgoglio nazionale, ma che ora deve fare i conti con le lungaggini che stanno dilatando oltre il ragionevole i tempi di realizzazione. A partire da quelle che accompagnano le procedure di esproprio dei terreni lungo i quali passa il tracciato dell'opera. Anche se per pubblica utilità, quindi con una corsia solitamente preferenziale, gli espropri stanno affrontando ritardi inattesi poichè, come spesso accade, i proprietari non ritengono il risarcimento congruo o soddisfacente e quindi si rivolgono alla giustizia civile per vedersene riconosciuto uno di importo superiore.
Un problema che ha ammesso lo stesso ministro dei Trasporti e della Logistica, Aziz Rabbah, il quale, in una intervista all'Economist, ha anche ricordato i problemi legati agli esiti degli accertamenti geologici, che hanno messo in evidenza l'esistenza di criticità che non hanno certo bloccato l'opera, ma ne hanno rallentato l'iter. D'altra parte quello per l'alta velocita tra Tangeri e Casablanca è un progetto complesso, che - stando alle previsioni iniziali - avrebbe comportato trenta milioni di giornate-lavoro, impiegando (direttamente, a tempo determinato o indeterminato) 2.500 persone. Di esse 230 inserite nell'Ufficio tecnico, con 120 ingegneri marocchini.
Numeri di grandissimo rilievo, per onorare il quale il governo ha preso impegni e redatto programmi che ora cozzano contro problemi inattesi, risolvibili, ma certo fonte di mancato rispetto delle previsioni. Circostanze che portano fascine al fuoco delle polemiche accese non, come si potrebbe pensare, dagli ambientalisti, ma da esponenti della società civile, che ritengono i costi previsti (25 miliardi di dirham) non sostenibili e, comunque, che potevano avere destinazione diversa, finalizzati a settori in sofferenza, come la sanità pubblica e la scuola. (ANSAmed).

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