"La sperimentazione ci darà conto della complessità del progetto e anche della pesantezza della burocrazia portuale che tenteremo di snellire", commenta Pietro Angelini, direttore di Navigo toscana, soggetto titolare di Navigodigitale. "Si tratta infatti di un lavoro che potrà richiedere molto tempo, a seconda del grado attuale di digitalizzazione dei singoli porti del Mediterraneo e dei processi che ciascuna marina mette in atto per raccogliere i documenti delle imbarcazione e delle capitanerie". La fotografia attuale è infatti abbastanza variegata, con pochi casi eccellenti di adeguamento tecnologico.
"Il settore nautico di per sé è ancora vincolato ai sistemi tradizionali e la nostra missione è stata quella di accompagnarlo verso il digitale fin dalla nostra nascita nel 2012", spiega dal canto suo Alessandro Sestini, fondatore di Marinanow. "Dallo scorso anno a oggi abbiamo triplicato il numero delle marine affiliate e le richieste totali in piattaforma, chiaro segnale di un sistema che finalmente sta cambiando. La sperimentazione con Navigodigitale sarà un ulteriore passo in avanti, perché andremo a fornire alle marine la documentazione necessaria ancor prima che l'imbarcazione arrivi in porto".(ANSAmed).
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