Il raddoppio del canale di Suez,
inaugurato lo scorso agosto, avrà conseguenze positive per i
porti siciliani, e in particolare per quello di Augusta in
provincia di Siracusa.
Secondo lo scenario di previsione sull'economia dell'Isola di
Srm, il centro studi di Intesa Sanpaolo, diffuso da MfSicilia,
l'allargamento del Canale rivestirà effetti importanti sui
traffici navali e sugli scambi commerciali, rappresentando
un'opportunità da cogliere per le imprese e per le compagnie di
navigazione: le prime potranno contare su una maggiore rapidità
di consegna delle merci e, quindi, migliorare i processi di
internazionalizzazione, le seconde potranno, invece,
razionalizzare le rotte e rendere più efficienti i sistemi
logistici. Un ruolo di primo piano, spiega il centro studi di
Intesa Sanpaolo, può essere rivestito dal sistema portuale
siciliano strategicamente posto al centro del Mediterraneo. In
particolare, può essere strategico il porto di Augusta che gode
già di fondali profondi per accogliere grandi navi e che sta
investendo in nuove infrastrutture per i container. Il porto,
difatti, va rilanciato e valorizzato anche per la sua posizione
strategiche che lo vede affacciarsi proprio sul Canale di Suez.
Nondimeno porti di Messina, Palermo e Catania per il traffico
crociere che interessa l'isola nel percorrere le rotte del
Mediterraneo e del Golfo.
Nel complesso la Sicilia gestisce il 13% della movimentazione
italiana di merci e il 29% di quella meridionale. Nel 2014 i
porti siciliani hanno movimentato oltre 47 mila Teu (i
cosiddetti contenitori di container). Augusta nel frattempo si
sta preparando a sfruttare al meglio questa occasione. Nel 2016,
ha spiegato il commissario dell'Autorità portuale Alberto Cozzo,
realizzerà investimenti per 67 milioni di euro per l'adeguamento
delle banchine e l'installazione di gru su binari per il carico
e scarico delle merci e la costruzione di un ulteriore terminal
container accanto alla banchina esistente. Per gli altri lavori
si punta al project financing con i privati soprattutto per
l'adeguamento della rete ferroviaria, contatti sono già in corso
con Rfi. (ANSAmed).
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