(di Demetrio Manolitsakis) - (ANSAmed) - ATENE - Sono passati più di quarant'anni da quando un piccolo gruppo di giovani provenienti da varie parti del mondo che - come dicevano - cercavano l'avventura e il vero senso della vita, trovarono "rifugio" a Matala, una splendida spiaggia sulla costa meridionale di Creta attirati dalla bellezza naturale delle caverne scavate nella roccia dai preistorici abitanti dell'isola. Erano i primi "figli dei fiori", destinati a diventare migliaia in breve tempo. Per tutto l'anno abitavano nelle caverne, in piccoli gruppi, in copia o in famiglie intere come esseri primitivi, senza alcuna comodità del mondo moderno e rifiutando ogni contatto con il consumismo. A distanza di tanti anni, forse sulla scia della nostalgia, adesso sono tornati, "Erano - ha detto il giornalista e scrittore tedesco Arn Strohmaier - persone come me che volevano conoscere il mondo e davano la precedenza assoluta a Matala. Per loro era come un dovere sacro trovarci qui. In seguito pero', prosegue Strohmaier, queste persone sono cambiate. Hanno continuato i loro studi e molti di loro sono oggi noti scienziati o docenti universitari. La loro immagine era diversa da quella che la gente aveva o ha di loro. In effetti a qualcuno non era gradita la presenza dei hippies nella zona". "E' gente sporca che deve andarsene da Matala", diceva la popolazione locale e riusciro a convincere anche un vescovo che si trattava di elementi "pericolosi" per la Chiesa Ortodossa.
Allora il vescovo emanò una circolare contro gli Hippies senza sapere che sarebbe stata la mossa che avrebbe reso Matala famosa in tutto il mondo. Un mese dopo, infatti, nel luglio 1968, il settimanale americano Life usci' in edicola con sulla copertina una coppia di giovani davanti ad una grotta di Matala e all'interno un reportage di Thomas Thompson corredato dalle bellissime foto di Denis Cameron. Era tutto quanto occorreva. In un giorno Matala divento' una località famosa. Da tutto il mondo arrivarono giovani, gli hippies, trasformando il piccolo villaggio cretese nella capitale mondiale dei figli dei fiori. Anche quest'anno, per il secondo anno consecutivo, la regione di Creta, in collaborazione con il comune di Festos, ha organizzato un festival per loro, per i figli dei fiori. Il "MatalaFestival 2012", che si è concluso il 4 giugno, ha registrato secondo gli organizzatori, un grande successo, tant'e' vero che stanno pensando di istituzionalizzarlo. La spiaggia di Matala si e' di nuovo riempita di gente, di musica e di colori. Tre giorni e tre notti piene. Molti concerti, Beach Bars organizzati, manifestazioni teatrali e una serie di altri happenings per tutte le eta'. Sotto le famose grotte di Matala dove hanno scritto le loro canzoni Bob Dylan, John Lennon e Joni Mitchell, la scena centrale del festival ha ospitato molti nomi famosi della musica e dell'arte, greci e stranieri. "Mi sento come rinato", ha ammesso Strohmaier, anche lui hippy a Matala negli Anni '60 e oggi membro del comitato organizzativo del festival. "Mi fa impressione essere un'altra volta qui, a Matala, come allora, di ascoltare la stessa musica e di rivivere gli stessi sentimenti di ieri e di oggi. Tornero' ogni anno per il Festival", assicura. (ANSAmed).