(ANSAmed) - ASSIUT (EGITTO), 11 NOV - ''E' un momento molto
difficile per l'Egitto, ma ce la faremo ad annientare il
terrorismo. Per ora la nostra regione non ha subito
contraccolpi''. A parlare è il governatore di Assiut, Ibrahim
Hammad, da tre anni alla guida di una provincia che conta circa
4,7 milioni di abitanti per lo più occupati nell'agricoltura,
nell'estrazione della pietra o nella pesca e dove circa il 45
per cento della popolazione è copta.
La promozione del turismo religioso legato alla cristianità
sui mercati internazionali, commenta ad ANSAmed, ''rappresenta
una grande speranza per la zona''. Fino alla rivoluzione,
ricorda, ''il Sud è stato totalmente dimenticato dal governo
centrale. Oggi, invece, ci si accorge della sua importanza. Per
decenni la zona era preclusa ai visitatori stranieri. ''Abbiamo
passato anni tremendi con la Fratellanza musulmana che qui aveva
fatto uno dei suoi centri principali di predicazione'', ammette.
Oggi capire come evolverà la situazione è ancora prematuro. Il
turismo può fare da traino per questa provincia ancora molto
arretrata e dove l'analfabetismo - malgrado l'università di
Assiut sia una delle principali del Paese - tocca punte del 60
per cento in alcune aree? ''Non abbiamo siti legati
all'antichità egizia di prestigio come quelli di Luxor e Assuan
e nemmeno luoghi di culto islamici di rilievo. Assiut può
farcela soltanto con il turismo religioso legato alla presenza
della Sacra Famiglia'', conclude. Per ora le strutture di
ricezione in città sono otto, mentre le navi da crociera
ormeggiate lungo il Nilo sono tre. Per il resto, i pellegrini
possono trovare ospitalità in alcuni monasteri. (ANSAmed).
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