(ANSAmed) - ATENE, 22 LUG - In Grecia una ogni due unità
abitative destinate ad accogliere turisti è forse illegale,
ovvero non è registrata per quell'uso, non paga le tasse sui
redditi e nemmeno l'Iva. La denuncia, come riferisce il
quotidiano Kathimerini, viene dall'Associazione delle aziende
turistiche elleniche (Sete) che si dice decisa a reprimere un
fenomeno che non solo priva lo Stato di introiti tanto
necessari, ma riduce anche la quota di mercato delle imprese del
settore che operano legalmente.
Alexandros Lamnidis, direttore generale della Sete, ha
affermato che l'associazione da lui guidata ha presentato al
ministero dell'Economia e del Turismo e a quello delle Finanze i
risultati di una prima tornata di ispezioni condotte negli
ultimi mesi in collaborazione con una ditta privata
specializzata nell'individuazione e nella denuncia degli alloggi
che operano senza licenza. Lamnidis ha osservato che su circa
2.000 controlli effettuati tramite la procedura di prenotazione
on-line vi sono buone ragioni per sospettare che oltre 1.000 di
queste unità siano operative senza la necessaria licenza.
La maggior parte di queste unità sono costituite da
appartamenti, ville e ville di lusso i cui proprietari
contattano gli ospiti e fissano i prezzi tramite comuni sistemi
di prenotazione online. In alcuni casi, secondo Lamnidis, queste
unità abitative producono un fatturato di migliaia di euro alla
settimana sulle quali non vengono pagate le tasse normalmente
dovute. L'ammenda prevista per alloggi illegalmente affittati a
scopo turistico può raggiungere i 50mila euro ma sinora non si
ha notizia di qualcuno che l'abbia effettivamente pagata.
(ANSAmed).
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