"Stiamo impostando una manifestazione che segua i trend più naturali del turismo - ha detto aprendo la rassegna l'Ad di Fiera Milano Corrado Peraboni - oggi non ci si chiede più spesso dove andiamo ma cosa andiamo a fare. La Bit è una manifestazione che nell'arco di tre anni vuole tornare ad essere quella che è stata prima delle grande crisi e su questo stiamo lavorando.
Nell'anno di punta alla Bit c'erano 160 Paesi che proponevano le loro offerte su quasi 53.000 metri quadri, una rassegna che aveva pochi rivali in Europa. Oggi siamo a 100 Paesi, una buona base di partenza, ma assolutamente solo una base di partenza".
Secondo Peraboni, "per fare sistema nel turismo in Italia dovrebbero essere valorizzati i tratti unitari del nostro Paese, l' enogastronomia, le bellezze naturali e la cultura per costruire delle proposte di viaggio basate su temi concreti e tangibili". Ad esempio, la Regione Lombardia presenta tra l'altro le iniziative ideate per Mantova capitale della Cultura 2016, un viaggio tra meraviglie artistiche ed enogastronomiche.
"Rispetto all'anno scorso - dice l'assessore regionale al Commercio Turismo e Attività produttive della Regione Mauro Parolini - ci sono grandi novità tra le quali il nuovo brand 'In Lombardia', un brand inclusivo che vuole presentare tutto il nostro territorio caratterizzato da una grande varietà: montagna e laghi, ma anche shopping, design e cultura". E anche San Marino, all'esordio in Bit, basa le sue aspettative su storia, tradizione e cibo.
Se lo scorso anno qui alla Bit si faceva la coda per una foto con Foody, il pupazzone mascotte di Expo, fin dalle prime ore di questa Bit 2016 il selfie più ambito è con la Coppa della Champions League Milano 2016, che la Uefa ha già consegnato al capoluogo lombardo per la finale di maggio al Meazza ed è esposta nel padiglione dedicato al Comune di Milano. (ANSAmed).
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