- RABAT - Tre milioni e mezzo di turisti nei primi cinque mesi dell'anno. È un bilancio decisamente negativo quello del Marocco che soffre del calo di presenze dovuto alla crisi internazionale e alla paura del terrorismo.
Così non solo si allontana l'obiettivo dei 20 milioni da raggiungere entro il 2017 come s'era imposto il ministero del Turismo, ma diventa un miraggio anche quello dei 10 milioni degli anni passati. Il traffico aereo è la prima cartina di tornasole: a Marrakech, principale destinazione turistica del regno, sono arrivati fin qui solo 1.911.711 passeggeri, mentre l'anno scorso erano stati 2.058.311. La prima metà del 2016, in tutto il Marocco registra un meno 1,4% rispetto al 2015, secondo le cifre dell'Osservatorio turistico. Il flusso di vacanzieri indietreggia del 4,5% rispetto a maggio dell'anno scorso. Un calo che riguarda Regno unito (-7%), Germania (-7), Italia (-6) e Francia (-3). Il numero di notti prenotato è sceso del 20 per cento a Fes e del 3 a Rabat, sale del 6 soltanto a Casablanca e Tangeri. E a poco è valso il ruolo di Casablanca nello scenario nord africano: la megalopoli da 5 milioni di abitanti è stata premiata come terza destinazione turistica marocchina, dopo Marrakech e Agadir, grazie all'arrivo dei marocchini residenti all'estero. Il loro rientro in patria ha generato un traffico di 21,5 miliardi di Dirham, nei primi cinque mesi, uno in più rispetto al 2015. E c'è attesa per settembre, mese in cui cade la principale festa musulmana, l'Aid El Kebir, durante la quale il ricongiungimento dei marocchini che risiedono all'estero con le loro famiglie in patria assume di solito le dimensioni di un esodo. Lo hanno ben calcolato le compagnie aeree che, tra l'8 e l'11 settembre, giorni clou della ricorrenza, offrono biglietti a prezzi da capogiro. .

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