(ANSAmed) - NAPOLI, 5 OTT - La Borsa Mediterranea del Turismo
Archeologico celebra il suo ventennale parlando arabo. È la
campagna lanciata dall'evento che si svolgerà dal 26 al 29
ottobre nell'area archeologica e che quest'anno invita le
persone di lingua araba interessate all'archeologia e al turismo
culturale a connettersi con il sito www.bmta.it o a visitare la
borsa in ottobre.
"Non è un progetto commerciale, ma culturale - afferma il
direttore della Bmta Ugo Picarelli - quella di una nuova forma
di inclusione sociale, in nome della denominazione
'Mediterranea' della Borsa e del riconoscimento internazionale
dell'evento da parte di Unwto e Unesco, quale best practice di
dialogo interculturale. Nel salernitano, come nel Sud Italia,
vivono migliaia di cittadini arabi, moltissimi dei quali,
probabilmente, del patrimonio culturale non sanno nulla, benché
vivano in luoghi dove si afferma la loro storia e dove emerge a
pieno una parte non certo secondaria della loro tradizione
culturale. Scoprirla non è solo un'acquisizione di conoscenza,
ma una opportunità di dialogo e confronto, consapevoli nella
loro lingua che il patrimonio culturale, non solo quello dei
siti Unesco, appartiene anche a loro".
In arabo non sarà sviluppata solo la comunicazione web, ma
anche l'attività di ufficio stampa e la promozione della Borsa
con newsletter e una intensa attività attraverso i social
network. La Borsa dedica già annualmente dal 2015 nell'ambito
del programma tre significativi momenti: l'incontro
"pernondimenticare il Museo del Bardo, 18 marzo 2015" che
ricorda la strage al Museo di Tunisi, con la partecipazione del
Direttore Moncef Ben Moussa; l'attenzione su Palmira con il
lancio dell'hashtag "#unite4heritage for Palmyra" e una serie di
incontri sulla distruzione del patrimonio culturale,
sull'archeologia ferita e sulla disintegrazione delle identità.
In questo solco quest'anno saranno a Paestum i tre figli di
Khaled Asaad, il direttore del sito archeologico di Palmira
decapitato dall'Isis; Fayrouz, archeologa; Walid, ultimo
Direttore delle Antichità di Palmira; Omar, archeologo. Con loro
anche Paolo Matthiae, archeologo e direttore della Missione
archeologica a Ebla in Siria della "Sapienza" di Roma e Mohamad
Saleh, ultimo direttore per il Turismo di Palmira. Paestum
dedica anche un premio, l'International Archaeological Discovery
Award "Khaled al-Asaad", alla scoperta archeologica più
significativa dell'anno.
Le cinque scoperte dello scorso anno candidate alla vittoria
sono: Egitto - L'edificio della barca di Sesostri III e i
graffiti di 120 navi ad Abido; Francia - La prima opera
architettonica dei Neanderthal in una caverna di Bruniquel; Iraq
- La grande città dell'Età del Bronzo presso il piccolo
villaggio curdo di Bassetki; Pakistan - La città indo-greca di
Bazira; Regno Unito - Le 400 tavolette di epoca romana ritrovate
nella City di Londra.(ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA