(ANSAmed) - ROMA - Secondo lo studio, l'estinzione di questa pianta potrebbe avvenire entro il 2050. I ricercatori dell'Institut Mediterrani d'Estudis Avanats delle isole Baleari hanno esaminato i dati sull'aumento della mortalita' della Posidonia in funzione della temperatura dell'acqua gia' verificati sul campo da altri studi, cercando di stimare gli effetti di uno scenario relativamente ottimista, in cui si ha una stabilizzazione della produzione di gas serra dopo il 2050. Nel peggiore dei casi elaborati, in cui oltre al riscaldamento dell'acqua si ha anche la persistenza della pressione antropogenica, cioe' dei danni causati alle praterie dall'attivita' umana, il 90% delle posidonie sparirebbe entro il 2049: ''Anche se si riuscisse ad azzerare il contributo umano alla sparizione - scrivono gli autori - il solo riscaldamento dell'acqua ridurrebbe le popolazioni al 10% entro il 2053.
L'unica cosa da fare per preservare questo ecosistema e' mitigare da subito l'effetto serra''. Oltre a proteggere le coste dall'erosione, le praterie di posidonia sono l'habitat naturale di diverse specie animali e vegetali marine. Secondo uno studio recente pubblicato dalla rivista Plos One gli esemplari piu' vecchi, che si sono riprodotti per clonazione, potrebbero avere decine di migliaia di anni. Lo stesso studio pero' ha trovato che il declino delle popolazioni e' gia' in atto, a un ritmo del 5% l'anno, proprio a causa del riscaldamento dell'acqua. (ANSAmed).