"Abbiamo discusso della collaborazione tra le nostre agenzie e per affrontare le sfide dell'informazione nel momento in cui sul Mediterraneo si scaricano i fenomeni legati alla crisi dell'euro e alle conseguenze della Primavera araba - ha osservato Anselmi nella sessione odierna - Vediamo come la situazione non si sia pacificata ancora in Libia, Egitto e soprattutto in Siria. Abbiamo quindi preso l'impegno per sviluppare una collaborazione che diventi una vera alleanza".
L'ANSA, che ha ospitato questa assemblea, ha proposto di organizzare, per il marzo 2013 a Roma, un momento di formazione per giornalisti multimediali dell'area; altre proposte fatte includono quella, avanzata dall'Aps, per la formazione in giornalismo economico e investigativo, in Content management system (Cms, per i siti web) e quella in servizi audiovisivi. La riunione odierna dell'Alleanza - 19 agenzie membri, più quattro osservatori - era stata preceduta, ieri, da un seminario intitolato "Italy for the Mediterranean region - information and development", organizzato dall'ANSA presso la Farnesina e l'Università Gregoriana. Tema centrale: il ruolo dell'Italia e delle sue regioni più legate al Mediterraneo e alla sua sponda sud nel contesto di grandi rivolgimenti politico-sociali, e il ruolo in questo scenario di un mondo dell'informazione anch'esso in rapido cambiamento.
Protagonisti dei lavori, non solo i rappresentanti delle agenzie dell'Aman (quest'anno è tornata anche la Libia con la sua agenzia Lana, assente dal 2003), ma anche i governatori di Lazio, Renata Polverini; Campania, Stefano Caldoro; Calabria, Giuseppe Scopelliti, tutte regioni particolarmente impegnate negli scambi con la sponda sud del Mediterraneo. Nel pomeriggio, alla Gregoriana, sono stati protagonisti del dibattito operatori economici legati al Mediterraneo - coordinati dall'amministratore delegato dell'ANSA Giuseppe Cerbone - e operatori dell'informazione italiana attivi nell'area, moderati dal direttore responsabile dell'agenzia, Luigi Contu. Negli interventi è stato sempre sottolineata l'importanza di un'informazione ampia e affidabile come importante requisito per la reciproca conoscenza e, di conseguenza, maggiori scambi in ogni campo, dalla cultura all'economia. (ANSAmed).