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Albania: 100 anni, Berisha rigioca carta 'grande Albania'

A Tirana leader albanesi tutti i Balcani, tensioni con Macedonia

28 novembre, 09:37

(ANSAmed) - TIRANA, 28 NOV - La bandiera rosso-nera con l'aquila bicefala sventola in ogni angolo dell'Albania che celebra oggi i suoi 100 anni di indipendenza in un clima politicamente incandescente. Il premier di centro destra, Sali Berisha, da giorni evoca l'unificazione etnico-nazionale di tutti gli albanesi sparsi in vari Stati dei Balcani, contribuendo a rinfocolare un forte spirito nazionalistico che non nasconde comunque il solco con l'opposizione interna. Anche ieri pomeriggio, alla cerimonia di inaugurazione a Tirana della statua di Adem Jashari, simbolo della resistenza degli albanesi del Kosovo, Berisha ha affermato che "noi tutti, rappresentanti da tutti i territori etnici albanesi, ci impegniamo a rendere realtà l'ideale per il quale i nostri martiri hanno lottato per un secolo intero, quello di una nazione albanese unita nelle proprie terre". Berisha, davanti ai massimi esponenti politici albanesi del Kosovo e della folta minoranza albanese dell'ex repubblica jugoslava della Macedonia, ha poi aggiunto che "il sogno dell'unificazione è il vero sogno europeo della nazione": volendo richiamare la sua idea degli albanesi uniti all'interno dell'Unione europea.

Parole che non potevano non mettere in allarme i paesi vicini. Il presidente macedone Gjorge Ivanov ha annunciato di aver annullato il suo viaggio a Tirana, dove era stato invitato a partecipare alle celebrazioni per il centenario dell'indipendenza. La decisione è stata motivata con gli incidenti avvenuti la scorsa settimana nella capitale albanese, quando l'auto del premier di Skopje, Nikola Gruevski, era stata colpita da uova mentre due bandiere macedoni venivano bruciate.

A parere di diversi analisti, però, questa voglia di nazionalismo appare, più che un progetto realistico, un fenomeno contingente dovuto alla ricorrenza dell'indipendenza, ma anche, in chiave interna, alle prossime elezioni parlamentari del giugno 2013 in cui la lotta si preannuncia aspra. Nemmeno l'anniversario è riuscito infatti a far convivere, persino nelle cerimonie ufficiali, Berisha e il leader dell'opposizione, Edi Rama. Questi ha rifiutato di prendere parte alle celebrazioni organizzate a Tirana e festeggerà il centenario per conto suo, a Valona, la città dove venne proclamato il nuovo Stato albanese.

La capitale albanese è comunque pavesata a festa. E il simbolo dell'aquila sarà oggi anche al centro di un enorme torta, di 550 metri quadri e di circa 13 tonnellate, alla quale hanno lavorato un gran numero di pasticcieri.(ANSAmed).

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