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Albania-Serbia: salta incontro premier, rinvio a novembre

Dopo incidenti partita Vucic e Rama puntano a proseguire dialogo

20 ottobre, 09:37

(ANSAmed) - BELGRADO, 20 OTT - L'onda lunga dei gravi incidenti alla partita Serbia-Albania e la crisi politica da essi generata nei rapporti tra Belgrado e Tirana hanno fatto saltare lo storico incontro previsto il 22 ottobre fra i capi di governo dei due Paesi - la prima negli ultimi 68 anni.

L'incontro fra il serbo Aleksandar Vucic e l'albanese Edi Rama non e' stato tuttavia annullato ma rinviato al 10 novembre. A deciderlo sono stati ieri gli stessi due primi ministri in un colloquio telefonico nel quale, pur constatando il persistere di divergenze sulle responsabilita' degli incidenti di martedi' scorso allo stadio di Belgrado, hanno concordato sulla necessita' di incontrasi e di parlarsi.

"Non possiamo farci sfuggire l'occasione di incontrarci, di parlarci allo scopo di lavorare per il mantenimento della stabilita' regionale", si legge in un comunicato diffuso in serata dal governo serbo. Vucic e Rama hanno sottolineato la necessita' di proseguire il dialogo e il processo di normalizzazione avviato con la Conferenza sui Balcani occidentali tenutasi a Berlino lo scorso 28 agosto, un dialogo che consente il miglioramento dei rapporti tra Serbia e Albania, della situazione nei Balcani e nell'intera Europa.

Divisi da una ostilita' storica, i due Paesi vicini hanno accentuato la contrapposizione dopo la proclamazione d'indipendenza il 17 febbraio 2008 del Kosovo, la provincia meridionale a maggioranza albanese che Belgrado pero' continua a considerare parte integrante del territorio serbo. Quando poco avvedutamente il sorteggio Uefa ha inserito i due Paesi nello stesso Gruppo I delle qualificazioni agli Europei di calcio del 2016, qualcuno aveva espresso il timore che prima o poi qualcosa di spiacevole sarebbe accaduto. E puntualmente alla prima occasione gli incidenti sono scoppiati nell'incontro di andata fra le due nazionali, con la provocazione di una bandiera della "Grande Albania" fatta "volare" con un drone sullo stadio del Partizan dove si giocava la partita. Per i gravi incidenti scoppiati sugli spalti e sul terreno di gioco la Uefa ha aperto un procedimento disciplinare, con le decisioni punitive che verranno rese note il 23 ottobre. E mentre Belgrado e Tirana continuano a rimpallarsi le responsabilita' per i fatti di martedì, in Serbia negli ultimi giorni si sono registrati attacchi a sfondo etnico contro locali di proprieta' di serbi di etnia albanese, in prevalenza panetterie e caffe'. Un fenomeno preoccupante, che e' stato prontamente condannato dalle autorita' di Belgrado. I due premier, con l'incontro del 10 novembre, sono chiamati a calmare le acque e ad evitare che i rapporti tra Serbia e Albania si deteriorino ulteriormente, mettendo in pericolo la stabilita' e il generale processo di riconciliazione nella tormentata regione dei Balcani.

(ANSAmed).

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