Il bunker venne scavato tra il 1972 e il 1978 all'interno di una collina, a circa 2 chilometri dal centro della capitale, e costruito con muri perimetrali di un metro. Gli ingressi sono protetti da due porte di cemento armato e tre porte d'acciaio a chiusura ermetica. La struttura oltre che per gli attacchi atomici era stata concepita anche per far fronte ad eventuali attacchi con arme chimiche. All'interno anche appartamenti destinati ad ospitare i due uomini piu' potenti della dittatura: Enver Hoxha e l'ex premier Mehmet Shehu. Il bunker e' anche l'unica fortificazione albanese a disporre di una surreale sala-cinema capace di ospitare fino a 400 persone, concepita per accogliere l'intero parlamento in caso di guerra atomica. L'idea di costruire questo gigantesco palazzo antiatomico, pare sia nata dopo una visita dei vertici della difesa albanese nel 1964 in Corea del nord, dove a differenza degli altri paesi comunisti, erano e sono molto diffuse strutture di difesa analoghe. L'edificio, utilizzato dal vecchio regime solo in occasione di esercitazioni militari, era coperto dalla massima segretezza.
Nel bunker vi e' ora una parte museale, con la fedele ricostruzione degli appartamenti di Enver Hoxha e Mehemet Shehu e alcuni uffici, e un'altra parte di esposizione storica che include foto, video e documenti inediti dal 1939 fino al periodo comunista. Una terza parte e' infine dedicata all'arte contemporanea, con installazioni di autori albanesi e internazionali, questi ultimi selezionati dall'architetto italiano Luca Curci. Tra le installazioni artistiche particolarmente apprezzate dal pubblico un'auto di Enver Hoxha parcheggiata all'ingresso del bunker ma multata per divieto di sosta. Titolo dell'opera: "Tempi cambiati".