"Non c'è futuro dell'Europa senza l'allargamento". E "due capisaldi" dell'Europa del futuro sono il Mediterraneo come "Mare Nostrum" e i Balcani come "luogo che è stato per un secolo luogo di guerra e oggi luogo di pace", ha detto ancora il premier, secondo il quale è "cambiata la geografia e l'area dei Balcani lo sa bene: non solo con la moltiplicazione degli stati ma anche con la centralità di nuovi problemi. Quando qualcuno mette in discussione l'ingresso dell'Albania e di altri Paesi sta sbagliando tutto". Questo perchè, ha aggiunto, "abbiamo bisogno che quest'area non sia solo parte, ma sia il cuore dell'Ue, di fronte alle sfide che ci attendono".
Quanto all'Albania, "è già dentro l'Europa - ha detto - anche se non dentro le istituzioni europee. Dobbiamo allargare le porte della grande famiglia europea perché è giusto, è utile e serve per l'Europa prima ancora che per l'Albania o gli altri candidati". "Oggi concludiamo il semestre europeo a guida italiana - ha proseguito Renzi - e abbiamo scelto di farlo a Tirana perché c'è un pezzo di racconto di futuro dell'Europa che verrà e anche un pezzo del nostro passato. L'Europa ancora prima dei vincoli di Maastricht e spread, deve essere cultura e appartenenza, come dimostra l'essere qui in un palazzo, quello del governo albanese, creato dal genio fiorentino".
"Vogliamo cambiare i nostri Paesi", Italia e Albania, "perché siano sempre più capaci di costruire l'ideale europeo", ha poi sottolineato Renzi in una conferenza stampa con il primo ministro albanese Edi Rama.
Il premier ha poi parlato del sostegno della lingua italiana all'estero. L'Italia sostiene "un ulteriore sforzo per affermare con ancora più determinazione la presenza dell'italiano in Albania. Nella legge di stabilità - lo voglio ricordare visto che non se n'è parlato tanto - per prima volta c'è un contributo importante, che crescerà, per lo studio della lingua italiana all'estero non solo con i canali tradizionali".
Rama da parte sua ha scherzato con Renzi. "In Albania non ci sono i sindacati come in Italia - ha sottolineato - e non vengono pagate più del 15% di imposte. Non vorrei dare una preoccupazione al mio amico Renzi, sottolineando che mentre in Italia ci sono i sindacati qui da noi no". "Stava scherzando", si è affrettato a precisare il premier.
Poco prima Rama, che ha regalato una cravatta viola a Renzi, aveva scherzato sulla Fiorentina che "non ha vinto alcuna Champions League". E il "viola" Renzi, di rimando: "Con questa battuta finisce la nostra amicizia...".(ANSAmed).