"Lo scopo e' di far conoscere l'Albania non solo come possibile mercato, ma anche come un ponte per poter penetrare nei Balcani, una regione che sta vivendo una stagione di pace e stabilita'", ha spiegato l'ambasciatore d'Italia a Tirana Massimo Gaiani, all'apertura dell'incontro.
"Agli imprenditori italiani, che sognano un paese con un basso costo di lavoro, tassazione minima e minima presenza di sindacati, abbiamo solo un messaggio da dare. Questo paese esiste, non e' solo un sogno irraggiungibile, ma una realta' molto vicina. Basta prendere l'aereo e trovarsi in Albania", ha dichiarato il premier Rama promettendo che il suo governo "e' sempre disponibile ad aprire la strada a chiunque voglia investire". Oltre a Rama, anche tre membri del suo esecutivo, il ministro dell'Economia e del Turismo, Arben Ahmetaj, quello dell'Energia Damian Gjiknuri, ed il vice ministro dei Trasporti Ylli Manjani, hanno presentato le opportunita' che offre un paese con la voglia di correre e di cambiare faccia. Il turismo, l'agroindustria, la manifattura, l'energia e le fonti rinnovabili, l'infrastruttura stradale, ferroviaria e portuale, sono i settori in cui le autorita' albanesi hanno invitato le imprese italiane ad investire.
"L'industria italiana risponde a tutte le esigenze che un paese ha. Abbiamo grandi, medie e piccole imprese, capaci di adattarsi alle esigenze di un paese. Noi siamo convinti che possiamo collaborare insieme, anche con partner albanesi, e fare grandi cose", ha dichiarato da parte sua il coordinatore delle Iniziative di promozione all'estero e consigliere diplomatico dell'Ance Massimo Rustico. (ANSAmed)