Il programma è stato lanciato a Bologna con una due giorni cui oltre al presidente della Regione Stefano Bonaccini, hanno partecipato i rappresentanti dei diversi paesi coinvolti - come il ministro per l'integrazione dell'Albania Klajda Gjosha; con loro l'assessore regionale Patrizio Bianchi, che ha il coordinamento delle politiche europee, e il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi.
Adrion è cofinanziato dalla Ue con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) con 83,467 milioni, cui se ne aggiungono 15,7 di fondi Ipa, cioè destinati ai paesi in pre-adesione. Quattro le linee d'azione su cui si dovranno muovere i progetti: mobilità e trasporti, ambiente, sviluppo delle piccole e medie imprese, miglioramento delle capacità di governance. Inevitabile riflettere sul fatto che si tratta di regioni su cui ha molto inciso negli ultimi mesi il fenomeno dei migranti e dei rifugiati. Una problematica che "sta mettendo in evidenza la fragilità del contesto, e il suo rafforzamento politico economico e sociale è quello che permetterà di reggere la sfida", ha spiegato Bianchi, che ha anche messo in luce il grosso contributo che le competenze emiliano-romagnole sull'economia del mare potranno dare al progetto. "L'Emilia-Romagna ha uno sguardo sull'Europa e sul mondo - ha commentato Bonaccini -. In questo caso abbiamo l'orgoglio di guidare questo progetto che riguarda lo sviluppo di una area che è strategica per il destino dell'Unione europea, che insiste da un lato verso i Balcani dall'altro sul Mediterraneo".
(ANSAmed).