LA VALLETTA (MALTA) - "Stiamo lavorando con le autorità greche e albanesi per prevenire lo sviluppo di traffici di migranti da parte di organizzazioni criminali". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Malta, rispondendo ad una domanda sulla chiusura della rotta balcanica e il rischio di un afflusso di migranti verso l'Adriatico. "Per ora non si registrano flussi verso Ovest, naturalmente questo rischio c'è".
Il ministro ha anche sottolineato che "sul piano della rotta balcanica in generale quello che è fondamentale è che si realizzi una cooperazione con la Turchia e nessun paese prenda decisioni unilaterali irreversibili, e su questo credo che il vertice di lunedì debba prendere una decisione comune".
La crisi dei migranti, ma anche la lotta al terrorismo e la Libia, oltre ai rapporti bilaterali tra Italia e Malta, sono al centro degli incontri di Gentiloni oggi alla Valletta. In programma colloqui con il collega George Vella, la presidente della Repubblica Marie Louise Coleiro Preca, il primo ministro Joseph Muscat, il ministro dell'Economia e degli Investimenti Christian Cardona e la Commissione Affari Esteri ed Europei del Parlamento, presieduta da Luciano Busuttil.
La crisi libica assume per Malta una dimensione centrale, data la prossimità geografica e gli interessi economico-finanziari in gioco, nonché la questione della minaccia terroristica.
Negli incontri sarà ribadita l'esigenza di mantenere alta l'attenzione sulla sponda sud del Mediterraneo, anche in vista della presidenza maltese del Consiglio dell'Ue nel primo semestre del 2017. Verrà sottolineata e confermata da parte del ministro Gentiloni l'inclusività dell'Iniziativa dei Paesi Fondatori e l'impegno a celebrare l'anniversario del Trattato di Roma, che cadrà sotto Presidenza maltese del Consiglio. (ANSAmed).