"Ci saranno conseguenze negative da parte degli Usa nei confronti dei leader che voteranno contro la riforma. Sto presentando ai partiti albanesi i dettagli di queste conseguenze. E vi garantisco che saranno dure ed di lungo termine", ha dichiarato oggi l'ambasciatore statunitense a Tirana, Donald Lu, in una manifestazione organizzata dalla società civile albanese a sostegno della riforma.
Per sollecitare un accordo fra le parti lo scorso 10 luglio aveva visitato Tirana il segretario di Stato aggiunto statunitense per gli Affari europei ed euroasiatici Victoria Nuland, che, a nome anche di Bruxelles, aveva avanzato una proposta di compromesso, accolta con favore dal governo del premier socialista Edi Rama. L'opposizione di centrodestra guidata da Lulzim Basha invece ha risposto con una controproposta, respinta poi quale "inaccettabile per gli Stati uniti".
L'impasse riguarda il ruolo che una missione di esperti internazionali dovrebbero avere nel processo della verifica dei magistrati albanesi, i cui beni saranno passati al setaccio assieme all'attività professionale. L'opposizione sostiene che agli esperti stranieri non vanno riconosciute competenze costituzionali. Il disegno della riforma, che modifica una parte essenziale della costituzione albanese, sarà sottoposta al vaglio del parlamento dopodomani. Per la sua approvazione servono 94 dei 140 voti del parlamento albanese, che l'attuale maggioranza non controlla. Quello giudiziario è considerato tra i sistemi più corrotti del paese. La scorsa settimana un giudice della Corte suprema era stata accusata di aver preso una tangente di 50 mila euro per un processo in corso. (ANSAmed).