Nella lettera, fatta pervenire al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, al presidente americano Donald Trump, al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e al presidente turco Redzep Tayyip Erdogan, Ivanov afferma che il no alla 'Piattaforma di Tirana' e' il modo per superare la crisi politica in cui si trova la Macedonia. Il contenuto di tale 'Piattaforma', sostiene il presidente, rappresenta una minaccia alla sovranità e all'unita' della Macedonia e pone il Paese in una situazione di dipendenza da un altro stato (l'Albania, ndr).
In tale documento, messo a punto secondo Ivanov in un Paese straniero, si chiede tra l'altro l'equiparazione dell'albanese al macedone quale seconda lingua ufficiale nel Paese, insieme a cambiamenti in fatto di simboli statali. Il leader dell'opposizione Zaev da parte sua ha incontrato oggi a Skopje gli ambasciatori tedesco, britannico, svedese, olandese e spagnolo, ai quali ha espresso la sua preoccupazione per l'arretramento dei processi democratici nel Paese e la necessita' di formare un nuovo governo a tre mesi dalle elezioni dell'11 dicembre. (ANSAmed)