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Balcani: nuove tensioni a centro riunioni Bruxelles e Roma

Premier a cena con Mogherini, ministri esteri ospiti di Alfano

24 maggio, 11:30

(ANSAmed) - BELGRADO, 24 MAG - Gli ultimi sviluppi della situazione nei Balcani occidentali, con il preoccupante riemergere di nuove tensioni e contrapposizioni etniche, saranno al centro oggi di due riunioni parallele in programma a Bruxelles e a Roma con la partecipazione dei rappresentanti dei Paesi della regione - Serbia, Montenegro, Macedonia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina e Albania. L'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Federica Mogherini ha convocato per una cena di lavoro a Bruxelles i rispettivi primi ministri, mentre ospiti del ministro degli esteri Angelino Alfano saranno i suoi colleghi dei sei Paesi balcanici. Le due riunioni si tengono anche in vista del vertice dei Balcani occidentali in programma il 12 luglio prossimo a Trieste, un appuntamento che la presidenza italiana del cosiddetto 'Processo di Berlino' intende utilizzare per rafforzare la collaborazione e l'integrazione fra i Paesi della regione, e per contrastare i segnali di destabilizzazione sempre piu' evidenti, pericolosi per l'intero continente. Segnali percepiti con preoccupazione dal capo della diplomazia europea Mogherini nel corso del suo giro nella regione lo scorso marzo. Sono tornati ad acuirsi i contrasti fra Belgrado e Pristina con una sospensione di fatto del dialogo, si e' accentuata la crisi politica in Macedonia con un riaccendersi delle tensioni interetniche con la minoranza albanese, resta cronica la difficolta' di funzionamento delle istituzioni statali in Bosnia-Erzegovina con l'ulteriore irrigidirsi di posizioni fra componente serba e musulmana, mentre si sono ulteriormente deteriorate le relazioni tra Serbia e Croazia. E l'ingresso imminente del Montenegro nella Nato ha indispettito fortemente la Russia, che non intende rinunciare alla sua influenza nei Balcani e non vede di buon occhio un allargamento dell'Alleanza atlantica verso i suoi confini. Tutto cio' preoccupa l'Unione europea, interessata ad accelerare il processo di integrazione dei Paesi della regione, fondamentale per garantire pace e stabilita' in Europa. (ANSAmed)
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