Da giorni, anche per l'assenza di piogge e venti, la capitale serba sopratutto al mattino e nelle ore serali è avvolta da una coltre di nebbia fortemente inquinata, e le autorità sanitarie invitano le persone con problemi respiratori ad evitare lunghe soste all'aperto.
L'opposizione accusa i responsabili nazionali e locali di immobilismo e di ignorare i pericoli per la salute dei cittadini, e chiede le dimissioni di diversi esponenti politici, a cominciare dal ministro dell'ambiente Goran Trivan.
Al sindaco di Belgrado Zoran Radojicic si propone al tempo stesso di proclamare lo stato di emergenza ambientale, e di limitare la circolazione di auto e veicoli particolarmente inquinanti.
Un forte inquinamento dell'aria si registra anche a Sarajevo, che risulta tra le città a livello mondiale con i più alti indici di polveri sottili. Le autorità cittadine nei giorni scorsi hanno imposto il divieto di circolazione di auto fino alla categoria di Euro 3.(ANSAmed).