Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Algeria: tornano cognomi cambiati da colonizzatori francesi

In molti scelgono di riavere quelli degli antenati

30 novembre, 10:11

(di Diego Minuti) (ANSAmed) - TUNISI, 30 NOV - L'Algeria, anzi gli algerini, sempre che lo vogliano, hanno oggi la possibilita' di tagliare uno degli ultimi legami con gli anni del colonialismo e lo possono fare con un atto apparentemente amministrativo, ma che segna un'ulteriore affrancamento dalle imposizioni della burocrazia francese, vissute spesso come se fossero un'offesa.

Ieri, infatti, sulla Gazzetta ufficiale dello Stato algerino, e' stata data comunicazione del ritorno ai nomi dei loro antenati di decine di persone - sono capifamiglia, e quindi il cambio riguarda, sempre che ne siano interessati, tutti i loro congiunti diretti, a partire dai figli - i cui avi erano stati costretti a cambiarlo per obbedire alle regole imposte dall'Amministrazione francese, che in questo modo voleva regolamentare i registri anagrafici e fiscali.

Apparentemente un ritorno alle origini, ma sostanzialmente un momento del lungo percorso, cominciato cinquant'anni fa, subito dopo la fine ufficiale della guerra per l'Indipendenza, imboccato dall'Algeria per restituirsi un passato forzatamente messo da parte con l'arrivo dei francesi.

Quelli imposti dai francesi sono quasi sempre patronimici, usati per facilitare il riconoscimento e quindi l'identita'. Un sistema ''occidentale'' che pero' e' stato vissuto come uno sfregio alla cultura ed al passato degli algerini, per i quali, prima dell'arrivo dei colonizzatori, il solo segno di riconoscimento era dato dall'appartenenza ad una famiglia e quindi ad una tribu'. Per cui il solo segno di riconoscimento ufficiale era quello di essere il figlio di questo o di quello solo se capofamiglia, senza che questo imponesse una identita' personale che, a quei tempi, era ritenuta inutile. Ma i tempi della cultura e delle tradizioni algerine non erano gli stessi dei francesi ed allora la loro riforma fu subita, ma non certamente accettata. Dovendo dare, comunque, dei cognomi ed i tempi ristrettissimi, i funzionari francesi seguivano regole non scritte, ad esempio facendosi condizionare dalla professione esercitata da chi doveva avere un nuovo nome oppure da qualcuna delle caratteristiche fisiche. Un metodo, questo, vecchio di secoli e che e' alla base della maggior parte dei cognomi del vecchio Continente.

Ma ora agli algerini e' stata data la possibilita' di potere scegliere se mantenere il nome attuale - che le loro famiglie hanno da moltissimo tempo - oppure tornare a quello ancestrale.

Una scelta davanti alla quale in molti non hanno avuto tentennamenti, pur di cancellare qualcosa che, toccandoli direttamente, viene sentita come conseguenza di una colonizzazione che ancora oggi brucia. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati