Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Isis: antiterrorismo Spagna, minaccia "alle porte di casa"

Timori per contagio gruppo jihadista dalla Siria al Maghreb

02 ottobre, 12:24

(ANSAmed) - MADRID, 2 OTT - L'Isis "non ha capacità di mettere a segno un attentato in Spagna", ma "la potrà avere a medio termine", perché "è alle porte di casa". E' l'allarme lanciato dal responsabile della lotta contro il terrorismo jihadista del Centro nazionale di coordinamento anti-terrorismo spagnolo (Cnca), Juan Carlo Marin. Marin - citato oggi dai media - ha rivelato che l'intelligence spagnola, con la polizia e la guardia civile, ha creato un gruppo di lavoro, per l'analisi delle modifiche legislative da raccomandare per rafforzare la lotta contro il terrorismo dello Stato Islamico (Isis).

Fra le misure ipotizzate per una possibile riforma del Codice Penale, "il divieto di ingresso in Spagna" per i sospettati di appartenere all'organizzazione jihadista, "la cancellazione di permessi di residenza, il divieto di uscire dal territorio nazionale o la perdita dell'eventuale nazionalità spagnola e dei benefici sociali".

Marin ha stimato in 60 il numero di jihadisti partiti dalla Spagna per combattere in Siria o Iraq, in gran parte di origini magrebine. Tuttavia ha rilevato che "molti di loro sono morti" nei combattimenti, per cui "restano fra i 30 e i 35 combattenti nella regione". Il responsabile dell'antiterrorismo si è anche detto preoccupato per la recente scissione da Al Qaeda nel Maghreb (Aqmi) di un gruppo algerino che ha "giurato" fedeltà all'Isis.

"Lì abbiamo alla porta di casa", ha notato.(ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati