Una misura che, a conti fatti, riguarderà ad occhio e croce, il 35 per cento del totale dei docenti dei tre cicli scolastici - dalle elementari agli istituti superiori - che, in questo modo, si sentiranno maggiormente motivati nel loro quotidiano impegno a favore delle future classi dirigenti. Una volta che la decisione sarà ratificata dal governo, occorrerà attendere che sia ufficializzata con una circolare inviata alle strutture periferiche che presiederanno al perfezionamento dell'operazione.
Le promozioni a raffica dovrebbero contribuire a rendere più sereno il clima dei rapporti tra il Ministero dell'Educazione e i sindacati degli insegnanti che spesso hanno innalzato delle barriere ideologiche a difesa del loro lavoro e, di conseguenza, per ottenere riconoscimenti economici ritenuti non più rinviabili per il carico di responsabilità loro conferito. Basti solo pensare che l'Algeria è un Paese anagraficamente giovanissimo e con un crescente tasso di scolarizzazione.
D'altra parte, come ha detto la signora Benghebrit per sottolineare la disponibilità di Governo e Ministero nel confronto con gli insegnanti, il sindacato aveva presentato un piano di rivendicazione che prevedeva 36 punti, 34 dei quali nella sostanza accettati dalla controparte pubblica. Lo sforzo economico che lo Stato algerino dovrà affrontare (anche se non è ancora noto il costo della raffica di promozioni) non poteva, però, essere limitato ai soli insegnanti, perchè questo avrebbe aperto un fronte interno con i dirigenti scolastici che sarebbero stati esclusi dal provvedimento. Peraltro gli intendenti scolastici sono in sciopero da due mesi per richieste salariali non accettate e solo nelle prossime ore si saprà se accoglieranno l'appello del ministro a tornare al lavoro.
Per sanare questa disparità di trattamento, il ministro Benghebrit ha reso noto che il 3 e il 4 dicembre si terranno degli esami riservati agli intendenti per individuare chi, tra loro, sia meritevole di un avanzamento di carriera. (ANSAmed).