(ANSAmed) - ROMA, 16 DIC - L'Algeria (alle prese con i
problemi legati alla caduta dei prezzi del petrolio) punta
decisamente sul turismo, non certo uno dei principali - in
termini di valuta pregiata - cespiti di introiti, ma sul quale
negli ultimi anni si è appuntata l'attenzione del Governo, che
ha certo ben chiari i dati che indicano in decine di migliaia
gli algerini che, ogni anno, varcano le frontiere per le loro
vacanze e che potrebbero essere invece indotti a preferire
località interne.
Una conferma di questa nuovo e determinato impulso arriva dal Ministero del Turismo che, a conclusione della recente tornata di lavoro dei nuclei di valutazione, ha approvato ben 847 progetti che porteranno l'attuale offerta ad un innalzamento di oltre centomila posti-letto.
L'annuncio è stato dato direttamente dal ministro per il Turismo e l'Artigianato, la signora Nouria Yamina Zerhouni, nel corso di un forum di settore svoltosi ad Algeri nell'ambito del quale ha fornito altri 'numeri' sulle nuove iniziative che prevedono un investimento complessivo di 355 miliardi di dinari (circa 330 milioni di euro), capaci di generare 44 mila nuovi posti di lavoro. Dai progetti - riferisce l'Aps, in un resoconto del forum - deriverà la realizzazione di 589 nuove strutture ricettive nelle regioni urbane, per sostenere il turismo d'affari (che va acquistando importanza nell'intero comparto); 142 hotel in maggioranza nelle regioni costiere, in quelle desertiche e laddove esistono strutture termali.
Insomma, un nuovo sforzo per rendere il 'prodotto Algeria' appetibile anche sui mercati internazionali, dove l'immagine del Paese, pur se sostenuta da importanti campagne di promozione, sembra ancora stentare ad imporsi.
Il ministro Zerhouni ha anche colto l'occasione per ricordare come il suo dicastero abbia dato tutto l'appoggio possibile ad altre iniziaitve che vengono dal settore privato che, nell'arco delle prossime stagioni, arricchirà la propria offerta con 67 nuove unità alberghiere.
All'attenzione verso il settore privato corrisponde anche un nuovo impegno a sostegno di quello pubblico, che da solo rappresenta il 20 per cento dell'offerta nazionale globale. Il programma prevede interventi migliorativi, tali da innalzare la qualità dell'offerta al livello delle imprese private. Che è poi proprio quello che chiede la clientela. (ANSAmed).
Una conferma di questa nuovo e determinato impulso arriva dal Ministero del Turismo che, a conclusione della recente tornata di lavoro dei nuclei di valutazione, ha approvato ben 847 progetti che porteranno l'attuale offerta ad un innalzamento di oltre centomila posti-letto.
L'annuncio è stato dato direttamente dal ministro per il Turismo e l'Artigianato, la signora Nouria Yamina Zerhouni, nel corso di un forum di settore svoltosi ad Algeri nell'ambito del quale ha fornito altri 'numeri' sulle nuove iniziative che prevedono un investimento complessivo di 355 miliardi di dinari (circa 330 milioni di euro), capaci di generare 44 mila nuovi posti di lavoro. Dai progetti - riferisce l'Aps, in un resoconto del forum - deriverà la realizzazione di 589 nuove strutture ricettive nelle regioni urbane, per sostenere il turismo d'affari (che va acquistando importanza nell'intero comparto); 142 hotel in maggioranza nelle regioni costiere, in quelle desertiche e laddove esistono strutture termali.
Insomma, un nuovo sforzo per rendere il 'prodotto Algeria' appetibile anche sui mercati internazionali, dove l'immagine del Paese, pur se sostenuta da importanti campagne di promozione, sembra ancora stentare ad imporsi.
Il ministro Zerhouni ha anche colto l'occasione per ricordare come il suo dicastero abbia dato tutto l'appoggio possibile ad altre iniziaitve che vengono dal settore privato che, nell'arco delle prossime stagioni, arricchirà la propria offerta con 67 nuove unità alberghiere.
All'attenzione verso il settore privato corrisponde anche un nuovo impegno a sostegno di quello pubblico, che da solo rappresenta il 20 per cento dell'offerta nazionale globale. Il programma prevede interventi migliorativi, tali da innalzare la qualità dell'offerta al livello delle imprese private. Che è poi proprio quello che chiede la clientela. (ANSAmed).
