L'operazione conferma le ipotesi, che vengono formulate con sempre maggiore frequenza, di una saldatura tra i terroristi algerini e le formazioni jihadiste tunisine, che per l'offensiva dell'esercito cercano di valicare le frontiere meridionali.
L'ucciso, caduto in una imboscata ad'Aïn Mdila, a sud di Tebessa, era armato con un fucile mitragliatore tiro Kalashnikov e con una granata ad alto potenziale. (ANSAmed).