(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - ROMA, 23 MAR - I rapporti, mai idilliaci, tra
Abdelaziz Bouteflika - e il cerchio dei collaboratori più
stretti e fidati - e le opposizioni sono giunti ormai ad un
punto di rottura che lascia presagire una stagione di durissima
contrapposizione e con tempi difficili da pronosticare. La
antitesi dialettica tra chi detiene il potere e chi cerca di
scalzarlo in Algeria sembra avere imboccato una china
pericolosa, se si pensa al difficile momento che vive il Paese,
stretto tra una grave crisi economica e i timori di una
instabilità interna, in termini di sicurezza, conseguenza delle
vicende che interessano Paesi vicini e, come nel caso della
Tunisia, alleati. Ma il nodo della contrapposizione tra
l'anziano presidente e l'opposizione, che già aveva avuto una
preoccupante anteprima con la dura repressione poliziesca della
marcia antigoverntaiva di qualche giorno fa, ha oggi assunto
toni da ordalia, dopo che Bouteflika ha affidato al suo braccio
destro politico, Nenamar Zerhouni, consigliere della Presidenza,
il compito di leggere un messaggio, in occasione della Festa
della Vittoria, che ricorda l'Indipendenza. Un testo che però,
nelle due versioni ufficiali (in arabo e in francese) aveva
differenze sostanziali, contenendo, nella seconda, un durissimo
attacco all'opposizione ed ai media ad essa vicini. E poco
importa se una seconda versione è stata più edulcorata alla
prima. Le differenze marcate ed inequivocabili hanno aperto un
giallo su chi abbia modificato il testo con le accuse
all'opposizione, posto che nella prima versione in arabo si
riconosce lo stile di Bouteflika, che mai in passato s'era
espresso con quei termini contro gli avversari. La faccenda,
quindi, assume due distinti aspetti: chi abbia manipolato il
testo riconducibile a Bouteflika e, soprattutto, con quali
finalità. L'ipotesi che ci sia stato un errore nella traduzione
non regge, posto che qualsiasi pubblica allocuzione del
presidente della repubblica passa al vaglio di più persone. Ecco
allora che si fa strada l'ipotesi, che certo non piace a
Bouteflika. che la ''manina'' che ha manipolato il testo o ha
voluto creare un danno al presidente oppure ha ritenuto di
potere apportare le 'correzioni' in virtù del ruolo che ha
nell'entourage presidenziale . Un mistero che, sicuramente, sarà
già stato svelato in seno al gruppo di potere intorno a
Bouteflika, ma che non lascia certo tranquille le opposizioni ed
i media, che nelle parole attribuite a Bouteflika hanno letto
pesantissime minacce,anteprima di una compressione della libertà
d'espressione che tutti, a parole - dicono di volere difendere.
(ANSAmed).