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Acqua:ogni giorno Algeri ne consuma 1,2 milioni metri cubi

A fine marzo Paesi 5+5 affrontano tematiche risorse idriche

24 marzo, 17:42

(ANSAmed) - ROMA, 24 MAR - Ogni giorno gli abitanti di Algeri - circa quattro milioni di persone, pari al dieci per cento della popolazione del Paese - consumano complessivamente, soprattutto nei periodi estivi in cui le temperature salgono vertiginosamente, un milione e duecentomila metri cubi di acqua potabile, a fronte di 600 mila allacci regolati da contratto.

Nello specifico, ciascun abitante di Algeri consuma una media di 91 litri di acqua al giorno, con un costo di 21 dinari, cioè l'equivalente di quello di una bottiglia di acqua minerale.

Numeri importanti che sintetizzano le problematiche di un servizio vitale e che deve fare i conti con la complessità del tessuto urbano e, soprattutto, con il problema ancora non risolto delle perdite causate spesso dalla vetustà di alcuni tratti delle condotte. Problemi che Jean-Marc Jahn, direttore generale della Seaal, la società che gestisce i rifornimenti idrici nella città di Algeri, ha ben presenti e che comunque non sembrano spaventarlo, visto le ottimistiche previsioni che ha formulato per il futuro in occasione della celebrazione della Giornata internazionale dell'acqua.

La Seaal è una partnership tra l'Ufficio nazionale dell'Igiene, l'Algerienne des Eaux e il gruppo francese Suez Environnement, con un contratto che, sino al 2016, interessa la provincie di Algeri e Tipaza.

L'obiettivo di Jahn, come riferito dall'Aps, è quello di portare il servizio di distribuzione idrica della capitale al livello di quello delle grandi città del mondo, intervenendo sulla erte delle conduttre, lunga oltre seimila chilometri e che talvolta va in avaria, creando problemi all'utenza. Parlando delle perdite, Jahn ha precisato che quando queste sono visibili gli interventi possono essere molto tempestivi, riducendo al minimo le ripercussioni per i cittadini. Il problema è quando tali perdite 'corrono' in tratti non visibli (come quelli interrati) sui quali le riparazoni possono essere, oltre che complesse, soprattutto lunghe.

L'acqua e le problematiche che la caratterizzano sono, peraltro, da tempo all'attenzione di molti Paesi, compresi quelli che si affacciano sul Mediterraneo e che, alla fine di marzo, nell'ambito del dialogo 5+5, si incontreranno proprio ad Algeri per discuterne. Un tema sensibile, ha detto il ministro algerino dlle Risorse idriche, Hocine Necib, che ha rivendicato ad Algeria e Spagna la proposta per il format 5+5 di parlare di acqua.

All'incontro parteciperanno i rappresentanti di Algeria, Libia, Tunisia, Mauritania e Marocco, per la sponda sud del Mediterraneo, e di Spagna, Francia, Italia, Malta e Portogallo per l'Europa.

(ANSAmed).

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