Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nord Africa: Maturità; polizia vs copioni,ma è tutto inutile

Gadget elettronici per eludere controlli professori

11 giugno, 14:42

(di Diego Minuti) (ANSAmed) - ROMA, 11 GIU - Ci sono cose che, in Nord Africa, certificano l'arrivo dell'estate, dal caldo opprimente portato dal vento che soffia dal Sahara ai preparativi frenetici per il mese sacro di Ramadan. Ma c'è anche l'eterna lotta che vede contrapposti i ministeri dell'Istruzione a chi, ad un passo dal baccalaureato (l'equivalente della maturità in Italia), di cui sono in corso le prove, pur di conseguire il concupito 'pezzo di carta' non esita a violare la legge, rischiando anche la prigione. Ma è una guerra che lo Stato perde perché, ogni anno, immancabilmente, sono decine i ragazzi (ed i loro complici) che vengono pescati con le mani nella marmellata, cioè mettendo a frutto tecniche che farebbero invidia a James Bond pur di avere in anticipo il testo di una prova scritta o di poterla affrontare grazie a connivenze esterne. Sono decine gli esempi che si possono portare e che segnalano (tra Tunisia, Algeria e Marocco) i casi in cui gli investigatori (perché di poliziotti specializzati si tratta) sono riusciti a pescare gli studenti truffaldini. L'ultimo, in ordine di tempo, ha avuto come protagonista una ragazza algerina, beccata con un microaltoparlante nell'orecchio grazie al quale riusciva ad ottenere, da un complice all'esterno della scuola, le risposte ai test. La vicenda, scoperta dalla tv pubblica Tamazight e resa pubblica durante una trasmissione, ha lasciato comprensibilmente basito il ministro dell'Istruzione, Nouria Benghebrit, presente in studio. Ed il bello è che, quando uno dei professori ha scoperto la ragazza, il complice, non accorgendosi d'essere stato bruciato, ha continuato tranquillamente a sciorinare le risposte ai quesiti. A poco servono i dispiegamenti di forze (le tracce di test e prove scritte vengono portate nei centri d'esame da convogli scortati da agenti armati) perché, sistematicamente, qualche manina riesce ad aprire i plichi, a duplicarne il contenuto ed a metterlo in vendita, ben sapendo che candidati e relative famiglie pagheranno a caro prezzo. Come accaduto qualche anno fa in Tunisia, con alcuni impiegati del Ministero finiti in galera per il traffico di copie di elaborati.

Ma sarebbe ingiusto etichettare tutti gli studenti come aspiranti truffatori. La stragrande maggioranza affronta le prove basandosi solo sulla propria preparazione. Però, nell'accezione generale, sono coloro che bleffano a guadagnare attenzione e, comunque, visibilità. Insomma alla fine - come teorizzò nel Sedicesimo secolo il banchiere inglese Thomas Gresham, che comunque parlava di monete - lo ''studente cattivo'' nell'immaginario collettivo, scaccia quello ''buono'', con tanti saluti ad onestà e correttezza. (ANSAmed).

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati