Di rilievo appunto l'intesa nel campo della sicurezza, siglata dal ministro dell'Interno algerino, Noureddine Bedoui, e dall'omologo tunisino, Hedi Majdoub, mirata a rafforzare le capacità dei due stati in particolare nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e all'immigrazione irregolare, oltre al potenziamento dello scambio di informazioni e dei servizi tra i due paesi.
Tra gli altri accordi un memorandum sul controllo della qualità delle merci e la tutela dei consumatori; un protocollo d'intesa per la creazione di una commissione culturale comune; un accordo nel settore dell'occupazione; un protocollo d'intesa sulla parità di genere, la famiglia, l'infanzia e gli anziani; un accordo sulla cooperazione giovanile e lo sport, un protocollo d'intesa sugli affari religiosi. Il premier algerino Abdelmalek Sellal si è intrattenuto con l'omologo tunisino Youssef Chahed e il presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi. Tra i temi affrontati anche la crisi libica, sulla quale Tunisia e Algeria concordano che la soluzione deve consistere nel dialogo con tutte le parti libiche in causa con l'aiuto dei paesi vicini, Egitto compreso.
In quest'ottica Sellal ed Essebsi hanno sottolineato la necessità di un coordinamento continuo tra le diverse parti in gioco per il successo dell'iniziativa regionale lanciata dal presidente tunisino a sostegno del dialogo politico libico per giungere a breve, ad Algeri, ad un vertice tra Tunisia Algeria ed Egitto. (ANSAmed)