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Migranti: l'esodo di giovani dal Marocco allarma la Spagna

Video in Rete esortano ad imbarcarsi sulle lance nello Stretto

25 settembre, 12:03

(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 25 SET - L'esodo di giovani migranti dal Marocco provocato non solo dalla disoccupazione e dalla povertà allarma la Spagna. Lo confermano i dati di Frontex, secondo cui il 40% dei migranti che ha raggiunto le coste spagnole nel 2017 era di nazionalità marocchina e algerina. Un flusso in aumento nel 2018: dei 33.215 immigrati che hanno raggiunto in maniera clandestina il territorio spagnolo da inizio anno allo scorso 15 settembre, 6.433 sono marocchini, secondo un rapporto del ministero degli Interni pubblicato dal quotidiano El Pais. Sono spinti dalla mancanza di lavoro, dalla repressione delle proteste sociali nella regione del Rif nella primavera-estate dello scorso anno, ma anche dal recente annuncio del ripristino del servizio di leva obbligatorio - sospeso dal 2006 - fatto dal governo di Rabat lo scorso 20 agosto, per uomini e donne di età compresa fra i 19 e i 25 anni, come segnalano alla Associacion Marroquí de Derechos Humanos. "E' la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La disoccupazione è molto alta, i prezzi del cibo e della benzina aumentano e i salari continuano a essere bassi", è la testimonianza raccolta dai media spagnoli da un giovane marocchino. Nonostante la crescita economica sostenuta del Marocco, i giovani continuano a emigrare per mancanza di opportunità di lavoro, soprattutto da regioni depresse come il Rif e Jerada. Ma il numero di irregolari sarebbe molto più elevato: almeno 250mila al luglio scorso, ai quali si aggiungono i 773mila residenti nella penisola iberica, secondo le stime riferite dall'agenzia Efe. Ed è allarme sulle due sponde dello Stretto di Gibilterra per i video che da una settimana circolano in Internet. Riprendono giovani bagnanti su una spiaggia vicino Tangeri invitati a imbarcarsi in massa su una lancia a motore diretta in Spagna. Le immagini riprendono decine di ragazzi in costume che partono alla volta di Tarifa (Cadice), cantando in coro gli inni delle squadre di calcio spagnole. In un altro video, tre attivisti del Rif, che hanno ricevuto l'indulto da re Mohamed VI, su una piccola imbarcazione in alto mare intonano cori come: "Meglio morire con dignità che vivere umiliati". Un'altra pagina di FB, molto popolare fra i giovani marocchini, garantisce il passaggio via mare alle coste iberiche per 7mila dirham, pari a 635 euro.

Da parte sua, il governo del Marocco assicura di aver impedito a 54.mila persone di raggiungere in maniera irregolare l'Europa dall'inizio dell'anno e di aver smantellato 74 reti di traffico di persone. Secondo i dati indicati ai media dal portavoce del governo di Rabat e ministro alle Relazioni col Parlamento e la società civile, Mustafá el Jalfi, nello stesso periodo sono state sequestrate 1.900 imbarcazioni. Si tratta di "un'offensiva di larga scala" contro migliaia di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, anche di origini subsahariane, secondo Amnesty International, che di recente ha condannato le retate realizzate nel nord del Paese, soprattutto a Tangeri, Nador e Tetuan, contro la migrazione irregolare e le migliaia di 'sin papeles', in attesa dell'opportunità di imbarcarsi per attraversare lo Stretto di Gibilterra. Fra Rabat e Madrid vige un accordo di Riammissione Bilaterale firmato nel 1992 ed entrato in vigore nel dicembre 2012. E la collaborazione di polizia alla frontiera fra i due paesi è costante, con pattuglie che lavorano congiuntamente a Tangeri e Algesiras. Tuttavia, anche la minaccia dei respingimenti e dei rimpatri rapidi nel Paese d'origine non è servita a contenere negli ultimi mesi i flussi continui di giovani dalle coste marocchine verso il Paese vicino, la porta d'entrata verso l'Europa. (ANSAmed).

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