Centoventi tra siriani, palestinesi e yemeniti, dopo un periodo di detenzione nel centro di Tamanrasset nel sud dell'Algeria, sono stati trasferiti in un'area vicina al valico di frontiera di Guezzam il 26 dicembre scorso. Di questo gruppo, alcune persone sono già note all'Unhcr come rifugiati registrati fuggiti da conflitti e persecuzioni o affermano di aver cercato protezione internazionale in Algeria. Secondo le informazioni in possesso dell'Unhcr - afferma l'agenzia in una nota - 20 persone restano attualmente bloccate nel deserto a tre chilometri dal valico di frontiera di Guezzam. Le altre 100 persone che sono state portate al confine risultano disperse.
L'unhcr è in contatto con le autorità algerine per questa vicenda e ha chiesto di consentire l'accesso ai rifugiati per valutare i loro bisogni di protezione, smentendo la notizia di un suo coinvolgimento nel trasferimento, riportata da alcuni media algerini. L'Algeria ha già aperto le sue porte a circa 50.000 rifugiati siriani che hanno cercato sicurezza nel Paese e l'Unhcr chiede "di estendere questa ospitalità a coloro che ne hanno bisogno" sottolineando che "qualsiasi persona la cui vita è a rischio nel proprio paese di origine deve essere in grado di accedere al territorio e chiedere asilo in un paese sicuro, e che ogni richiesta di asilo dovrebbe essere considerata individualmente".
(ANSAmed).