Il Consiglio costituzionale algerino, scrivono i media francesi, ha respinto la candidatura di Nekkaz a causa della sua nazionalità francese. L'oppositore avrebbe quindi deciso di candidare un suo cugino omonimo che, in caso di vittoria, creerebbe l'incarico di vicepresidente apposta per lui che, di fatto, guiderebbe l'Algeria.
Intanto ad Algeri migliaia di persone stanno manifestando in un corteo lungo circa un chilometro contro la ricandidatura di Bouteflika. Lo riferisce l'Associated Press secondo cui i manifestanti si sono radunati nel centro della capitale con cartelli che chiedono le dimissioni di Bouteflika, bandiere algerine e intonando cori. Il corteo viene sorvegliato da forze di sicurezza mentre le autorità hanno sospeso il traffico ferroviario e chiuso la metro della capitale, riferisce il sito del quotidiano Le Monde. I manifestanti si sono concentrati attorno all'edificio "Grande poste", uno dei simboli di Algeri, per questa protesta che si svolge per il terzo venerdì consecutivo. Diversi mezzi anti-sommossa, tra cui un cannone ad acqua, sono stati dislocati nei consueti luoghi di raduno e un elicottero sorvola la capitale.
Quindici partiti di opposizione e quattro sigle sindacali algerini hanno appoggiato le proteste contro la ricandidatura di Bouteflika. Secondo l'Associated Press le formazioni, in una riunione conclusasi ieri sera tardi, hanno anche criticato il "testardo" atteggiamento del governo nell'insistere su elezioni da tenersi già il mese prossimo. I contestatori chiedono uno sciopero generale qualora il governo non dovesse cedere.
(ANSAmed).