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Africa: Onu, soluzione per far tacere armi sono i giovani

Tra 10 anni nel Paese in 350 milioni avranno tra 15 e 24 anni

03 ottobre, 15:33

(ANSAmed) - ROMA, 3 OTT - La soluzione per far tacere le armi in Africa sono i giovani. E poiché la pace nel continente africano "non è più una scelta, ma una necessità" è importante che i giovani siano partner in questo obiettivo. E' quanto è emerso nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che si è tenuto ieri a New York. Più del 20% (220 milioni) della popolazione africana, che ammonta a 1,2 miliardi di persone, ha un'età tra i 15 e i 24 anni, una cifra che nei prossimi dieci anni raggiungerà i 350 milioni di persone. ''E' indispensabile che il Paese utilizzi questo valore demografico per far tacere le armi. Per contrastare l'insicurezza, la xenofobia, il crimine organizzato, le migrazioni forzate, la proliferazione di armi leggere e di piccolo calibro'', ha sottolineato il Consigliere speciale Onu per l'Africa, Bience Gawana. E' dunque necessario contare sui giovani per raggiungere la pace perché, ha aggiunto, "la maggior parte di loro nel mondo ed anche in Africa sono pacifisti e intraprendenti. Sono partner importanti per raggiungere questo obiettivo, possono dare un contributo essenziale a livello nazionale, regionale e globale sulle questioni dello sviluppo, dei diritti umani, degli aiuti umanitari, della pace e della sicurezza". ''In Algeria, Burkina Faso, Sudan, Tunisia e Zimbabwe - ha detto ancora la rappresentante Onu - i giovani si fanno sentire e chiedono azioni urgenti, sono al centro dei movimenti in favore della democrazia, si mobilitano, organizzano, dirigono e reclamano una governance inclusiva e responsabile. Dunque la partecipazione dei giovani e un'opportunità per tutti". E' apprezzabile secondo Gawanas che, ad esempio, l'Unione africana incoraggi la creazione di movimenti e social media che impegnino i giovani a contrastare i conflitti armati. "E' dunque importante - ha concluso - che gli Stati membri dell'Onu facilitino e promuovano la leadership e i dialoghi intergenerazionali per i giovani, la loro partecipazione alle infrastrutture di pace e ad altri strumenti, come i centri nazionali per la gioventù in fase di creazione in Africa occidentale". (ANSAmed).

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