''L'idea dell'Upm - ha detto il ministro dell'Industria marocchino - e' nobile, ma ora non deve essere una conchiglia vuota. Su progetti targati Upm, ad esempio sul fronte delle energie rinnovabili, ''penso che potremo trovare un motivo di avvicinarci. Se invece ci accampiamo sulle posizioni politiche, avremo sempre il problema di chi si siede con gli israeliani e via dicendo''. Una volta trovate le iniziative comuni concrete, secondo Amara poi seguira' anche la gestione a livello politico.
''Identificati i progetti - ha detto il ministro dell'Industria marocchino - questa sarebbe una tappa che consentirebbe poi alla politica di venire di conseguenza. Se leghiamo le soluzioni alla politica, l'Upm non funziona''.
Per quanto riguarda la copresidenza Sud, ancora nelle mani dell'Egitto che pero' vuole lasciare l'incarico, ''bisognera' trovare un compromesso: la Giordania ad esempio, che ha relazioni con Israele, anche se e' solo un'ipotesi''. Secondo Amara ''il nuovo contesto, l'entrata della Libia, la Tunisia, l'Egitto, il dossier della Siria, questo ritardera' un po' la decisione''. Nel frattempo ''possiamo capitalizzare su quello che abbiamo: il segretario generale e i progetti, il resto lo vedremo''. (ANSAmed)