''Io sono stata a piazza Tahrir - ha raccontato la principessa saudita, attualmente residente a Londra - e i media erano tutti riuniti li' e basta. Io ho fratelli e sorelle in Egitto e quella egiziana non e' stata una rivoluzione di massa.
Lo stesso e' avvenuto in altri Paesi, come la Siria''. La principessa Basma avverte il pericolo di un sempre maggiore peso degli estremismi religiosi in in tutti i Paesi della regione.
''Le rivoluzioni - ha detto la principessa saudita - non devono essere alimentate dalla religione: non vogliamo essere uccisi in nome di Allah. Non vogliamo diventare l'Europa del diciasettesimo secolo''. Cio' non toglie che la principessa voglia che anche nella stessa Arabia saudita arrivino le ''riforme'' per ottenere diritti e giustizia sociale tramite i governi attuali, ma non attraverso le rivoluzioni, ''che portano distruzione e bagni di sangue''. ''Piu' che una primavera araba - ha spiegato la principessa saudita - a me sembra un autunno''.(ANSAmed)