''L'offerta dell'Ue e' passata dai finanziamenti tradizionali a una serie di programmi relativi alla governance, alla crescita inclusiva, all'energia e allo sviluppo del settore privato''.
''Ci sono sforzi - ha aggiunto Cornaro - anche per aumentare l'accesso al mercato e migliorare la mobilita''', privilegiando gli sforzi per i Paesi piu' impegnati nella strada delle riforme democratiche. ''Non e' un esercizio facile'' ha sottolineato Cornaro, che ha spiegato come la prospettiva a medio e lungo termine delle relazioni dell'Ue con i Paesi del Sud del Mediterraneo vada di pari passo con la volonta' politica degli Stati membri dell'Ue ad assumere maggiori impegni. Per la regione secondo il rappresentante della Commissione Ue fattori importanti saranno ''l'istruzione e il ruolo del settore privato''. Il contributo finanziario dell'Ue ai Paesi vicini del Sud, oltre che andare a braccetto con le riforme, ''deve andare in tandem con un miglior clima per gli investimenti e la crescita sostenibile. Non puo' essere fatto nulla senza un settore pubblico e privato sostenibile'' ha detto Cornaro. In questa direzione ''speriamo di attirare piu' investimenti pubblici-privati insieme all'Unione per il Mediterraneo - ha concluso Cornaro - e ricordiamo che anche i finanziamenti arabi hanno un ruolo da giocare, come quelli della banca islamica per lo sviluppo''.
(ANSAmed).