E' stata proprio la scelta del sito, cosi' vicino al mare, a porre diverse sfide ad ingegneri ed architetti che hanno dovuto fare i conti con l'effetto dell'aria salmastra sulla struttura d'acciaio e sulla possibilita' delle infiltrazioni di acqua di mare nelle fondamenta che scendono a 200 metri di profondita'.
Dei 107 piani previsti, sette saranno riservati ad uffici, mentre il carattere residenziale sara' articolato in 120 appartamenti-residence, 220 camere d'albergo e 360 appartamenti privati. A 660 metri d'altezza un intero piano sara' invece dedicato alla vista panoramica sulla citta' e sul mare.
L'inaugurazione del grattacielo e' prevista per il 2018 ma la competizione con Dubai e' gia' scattata. "La torre e' stata pensata per i sauditi, per il turismo saudita e per il life-style saudita," spiega Munib Hammoud l'amministratore delegato della Jeddah Economic Company, la societa' proprietaria e costruttrice del grattacielo, che prevede un dirottamento turistico da Dubai a Gedda perche' "molti vanno ora a Dubai ma una volta terminato il progetto, rimarranno nel regno". In un piu' ampio progetto, la Torre e' stata infatti pensata come il trampolino di lancio per creare ulteriori infrastrutture e trasformare Gedda in una destinazione turistica primaria.
Tuttavia, dalle pagine del quotidiano piu' diffuso negli Emirati Arabi Uniti, si ricorda che "Burj Khalifa non e' una mera struttura, e' la quintessenza di Dubai".
E' piu' di vetro e acciaio, e' "il centro di una destinazione per residenti e turisti, sinonimo di svago, shopping, ristorazione, spettacoli ed eventi straordinari".
Anche la Torre del regno ha "il suo valore turistico" ammette l'editoriale del Gulf News ma, affonda subito dopo, "vista la natura del turismo saudita non c'e' alcuna possibilita' che possa competere con l'esperienza che offre Burj Khalifa". Dubai, elencando tutti i grandi happening intorno alla Burj, compreso il film Mission Impossible con Tom Cruise, concede il sorpasso in termini di altezza ma nient'altro: l'unicita' di Burj Khalifa va ben oltre "e allo stato delle cose, la sua reputazione ne uscira' solo rafforzata e non indebolita," conclude sicuro l'editoriale.(ANSAmed).