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L'Arabia Saudita apre all'Iran, invita ministro esteri

La mossa del principe Saud al Faysal riavvicina storici rivali

14 maggio, 09:49

Il ministro degli Esteri saudita Il ministro degli Esteri saudita

(di Rodolfo Calò) (ANSAmed) - ROMA - Apertura saudita all'Iran per una visita ministeriale che avvicinerebbe i due colossi mediorientali storicamente rivali sul Golfo. "Abbiamo rivolto un invito al ministro iraniano Mohammad Javad Zarif" per "negoziare e discutere", ha annunciato il ministro degli Esteri saudita Saud al Faysal rispondendo ad ammiccamenti venuti per mesi dalla nuova Teheran del presidente Hassan Rohani.

''L'Iran è un vicino col quale abbiamo relazioni e con cui negozieremo'', ha insistito il principe. ''Speriamo che le divergenze'', ha detto ancora il ministro, ''saranno ricomposte in maniera soddisfacente per i due paesi''.

Il riferimento, implicito, è stato alla crisi siriana che vede Iran e Arabia Saudita contrapposte, con Teheran massimo alleato del presidente Bashar Al Assad e Riad schierata dalla parte dei ribelli. ''La nostra speranza - ha detto infatti Faysal - è di vedere l'Iran associato agli sforzi per rendere la regione più sicura e prospera''.

L'annuncio dell'invito è venuto in maniera significativa proprio nel giorno in cui il segretario americano alla Difesa Chuck Hagel è in visita ufficiale a Gedda, appunto in Arabia Saudita, nell'ambito di un tour regionale e le potenze mondiali iniziano a redigere a Vienna l'accordo da raggiungere entro luglio con l'Iran sul suo programma nucleare sospettato di finalità militari.

L'atomo iraniano, assieme alla Siria e a sospetti di appoggi del terrorismo in Sistan-Balucistam, nel sud-est dell'Iran, è uno dei punti di attrito fra i due paesi. Fin dalla sua prima conferenza stampa subito dopo le elezioni vinte in giugno, Rohani aveva prospettato un'apertura nei confronti dell'Arabia Saudita, monarchia sunnita che si contrappone all'Iran sciita anche nell'interpretazione dell'Islam.

La via saudita era stata una di quelle indicate dal moderato Rohani per porre fine all'isolamento coinciso con gli otto anni di presidenza del controverso Mahmud Ahmadinejad. Nei mesi successivi l'ex-presidente Hashemi Rafsanjani, grande manovratore della politica iraniana e mentore di Rohani, ha intessuto rapporti dietro le quinte con i sauditi: relazioni venute alla luce in un incontro con l'ambasciatore del Regno a Teheran, Abdur-Rahman bin Gharman al-Shahri, avvenuto a fine aprile. Rafsanjani si era appellato ad un'espansione dei rapporti bilaterali e l'ambasciatore, elogiando la politica estera regionale di Rohani, aveva rinnovato un invito rivolto da re Abdullah al grande vecchio iraniano, potenziale prodromo di una visita di Rohani.

Ora c'è dunque l'invito a Zarif, che lo stesso ministro degli Esteri iraniano aveva cercato invano al momento di organizzare il suo tour di quattro paesi del Golfo. Tassello del processo di ravvicinamento fra Iran e Arabia Saudita sul fronte siriano è stato considerato, almeno secondo alcuni osservatori, la rimozione del principe Bandar dalla guida dell'Intelligence del Regno: era l'architetto della politica saudita sulla Siria.

(ANSAmed).

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